ASCOLI PICENO – Dopo che il Tar Marche ha respinto il ricorso presentato dal Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Peppino Giorgini in merito alla autorizzazione provvisoria rilasciata alla Uniproject, il consigliere regionale pentastellato torna sull’argomento.

“Devo rispondere al concetto espresso da D’Erasmo sul ricorso al TAR. Lui è una brava persona, ma si trova in confusione mentale perché non sa da che parte stare. Non è facile stare tra tre fuochi, ma soltanto adesso ho capito che i politici veri sono pochi. Io lotto per il popolo lui per chi l’ha messo lì dice il politico Cinque Stelle. “Il ricorso al TAR dà il senso di un problema che esiste. E’ assurdo che la Provincia spenda 4.000 euro per un ricorso fatto dai privati, usando soldi pubblici per difendersi da chi difende i diritti del territorio. D’Erasmo faccia un esame di coscienza, perché prima di tutto i suoi dirigenti devono rispettare le leggi. Se questa azienda finirà sulla black list non potrà più operare e questo lo deciderà il Prefetto”.

L’avvocato difensore di Giorgini ed ex consigliere regionale Giulio Natali sostiene che “La valutazione di impatto ambientale andava fatta già diversi anni fa e sono procedimenti che si concludono solo in due modi: positivo o negativo; non può andare avanti per 10 anni. Come si può agire senza la V.I.A.? La Provincia passa direttamente all’A.I.A senza la V.I.A., ma questo non era proprio possibile. La Prefettura ha una white list sulla quale deve vigilare, e se questa azienda ci finirà dentro, non potrà più operare. Io parlo di depurazione industriale già dal 2011 e ho verificato che su queste cose si cerca di evitare i problemi”.

Infine Maurizio Mancini dell’Associazione ambientale Beni Comuni ricorda che “Gli abitanti di Caselle di Maltignano stanno sopportando cattivi odori da troppi anni. Il sindaco di Maltignano ci ha dato dei documenti su questa situazione già da tempo, diventata insostenibile. Il Prefetto intervenga per evitare altri problemi al territorio”.