Ida Di Giacinto nuovo direttore di Anestesia e Rianimazione del “Mazzoni”. “Il vaccino l’unico modo per uscire dalla pandemia”

La Dott.ssa Ida Di Giacinto è il nuovo Direttore dell’UOC Anestesia e Rianimazione  del ” Mazzoni” di Ascoli Piceno, andando così a coprire il posto rimasto vacante con il pensionamento del Dott. Giorgio Forlini.

Un incarico importante che va a rafforzare una Unità Operativa di fondamentale importanza, in questo momento, all’interno del Dipartimento di Emergenza-Accettazione. 

Di Giacinto, 51 anni, arriva da Torano Nuovo, avendo sviluppato le proprie competenze presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna-Policlinico Sant’Orsola-Malpighi dove ha preso servizio come neospecialista in Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva nel 2003 ed essendosi laureata presso la stessa Alma Mater Studiorum di Bologna. Fin dall’elaborato della tesi di specializzazione, ottenuta cum laude ed oggetto di pubblicazione scientifica su rivista internazionale, si è occupata di organizzazione ospedaliera, ricoprendo via via incarichi a responsabilità crescente su diversi ambiti, su delega dei Direttori che si sono succeduti alla guida dell’unità operativa specialistica. 

Docente convenzionato a contratto della Scuola di Specializzazione in Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva-Università degli Studi di Bologna, le sono stati affidati incarichi di Tutor individuale e co-relatore di Tesi, così come per la Scuola di Medicina e Chirurgia.

“Torno a casa dopo 32 anni di permanenza a Bologna. Qui ci sono tre ex specializzandi e ritrovarli qui mi riempie di gioia. Non posso stare senza giovani- dice Di Giacinto – Mi sento molto fiduciosa. A Bologna ho gestito tutte le pandemie e quella tra il febbraio e l’aprile scorso avevo 18 posti letto sotto la mia responsabilità. Ci siamo trovati all’inizio accogliendo i pazienti da Piacenza mentre nell’ultimo periodo abbiamo distribuito i pazienti nelle città” dice la responsabile “La difficoltà maggiore è quella dal punto di vista umano e la gestione dei pronto soccorsi, quando dovevamo decidere il futuro del paziente, che in questa pandemia, resta solo e questa è una grande difficoltà”

“L’ospedale ha bisogno di almeno altri 5 anestesisti, ma è una figura che manca. Abbiamo preso anestesisti in formazione come collaboratori sul campo per l’assistenza. E’ importante avere una rianimazione pulita per curare tutte le altre patologie. Il problema più grande è far capire che bisogna vaccinarsi: non esiste un farmaco esente da effetto collaterale. I bambini si vaccinano per tante cose: in quella maniera la patologia è meno grave e ci sono meno rischi” sottolinea “Tutti gli anni ci vacciniamo contro l’influenza e se ci ammaliamo, succede in forma molto lieve. C’è una categoria che non crede ai vaccini e ci sono quelli che hanno paura. Bisogna capire la loro motivazione. Un vaccinato in più per me è già tanto. Non bisogna avere paura”

“Le due rianimazioni soffrono. Abbiamo alcuni reparti che soffrono perché manca il personale e i professionisti e non è facile risolvere le situazioni” ha sottolineato il direttore di Area Vasta 5 “Andiamo avanti con il piano pandemico. La rianimazione di Ascoli rimane pulita. In caso di necessità e di nuove ondate, prima si riapre Civitanova. La nostra provincia ha risposto bene alla vaccinazione, ma dal 7 agosto i numeri sono scesi. Andiamo con i Camper per intercettare altre persone, ma la prenotazioni sono in calo” prosegue ” Gli over 50 vaccinati sono oltre l’85%. Sulla terza dose dobbiamo aspettare, ma con le categorie immunodepresse, si farà a breve, mentre per gli operatori sanitari dovrebbe accadere a febbraio”. I ricoverati, spiega Av5, sono tutti non vaccinati, anche giovani.

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