Il Cardinale Petrocchi entra nella Pontificia Commissione del Vaticano

ASCOLI PICENO – L’Arcivescovo de L’Aquila, il cardinale ascolano Giuseppe Petrocchi ha avuto un altro prestigioso incarico direttamente dalle mani di Papa Francesco. Il porporato è diventato, infatti Membro della Pontificia Commissione per lo Stato della Citta’ del Vaticano, ovvero l’organismo che esercita il potere legislativo nello Stato della Città del Vaticano. E’, a tutti gli effetti, l’organo che amministra lo Stato della Città del Vaticano e gestisce la maggior parte delle funzioni pubbliche, rappresentando lo Stato in sostituzione del Papa. Si tratta, dunque, di un nuovo e prestigiosissimo incarico affidato dal Santo Padre al Cardinale ascolano, segno di grande fiducia e stima nei confronti di “Don Pino”.

Petrocchi venne nominato Cardinale a sorpresa lo scorso 20 maggio, quando il nome di Petrocchi era presente in una lista di 14 nomi resa pubblica durante il Regina Coeli direttamente dalla voce di Papa Bergoglio, mentre la sua creazione è avvenuta lo scorso 29 giugno nella Basilica di San Pietro.  Il porporato ascolano ha compiuto da un mese 70 anni ed è alla guida della Diocesi de L’Aquila dal 2013, dove ha seguito tutte le fasi del post-sisma del capoluogo abruzzese dopo il terremoto del 2009. La sua carriera pastorale ha inizio nel 1973 quando divenne sacerdote, per poi guidare le parrocchie di Cerreto di Venarotta, Trisungo di Arquata e dal febbraio 1998 fino al 2013 è stato il parroco della chiesa dei Ss Pietro e Paolo nel quartiere di Porta Tufilla. Petrocchi ha anche ricoperto il ruolo di docente dal 1978 al 1997 presso la Sezione Magistrale del Liceo Classico Statale di Ascoli Piceno dove ha insegnato filosofia, pedagogia e psicologia  e dal 1973 al 1978  dove è stato professore di religione al Liceo Scientifico. Nel 1998 viene  nominato Vescovo di Latina da Papa Giovanni Paolo II.

Per Petrocchi adesso questo nuovo incarico alla  Pontificia Commissione, ente che rimane in carica per cinque anni. E’ composta da un cardinale presidente e da altri porporati, tutti di nomina papale. Al fianco della Commissione lavora anche un gruppo di consiglieri, anch’essi scelti dal Santo Padre.

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