Il CineOcchio – “Auguri per la tua morte”, morire in loop il giorno del compleanno

Tree è lo stereotipo della ragazza da college americano; bella, bionda, sorella di una confraternita, egocentrica, spocchiosa e sicura di sé, che però è costretta a vivere in loop il giorno del suo compleanno in cui viene uccisa da un misterioso killer con la maschera da bebè, mascotte del college. Tree ogni mattina si sveglia nella stanza di Carter, un tenero ragazzo che si prende cura di lei dopo una notte di bagordi, e fin qui tutto nella norma. Il vero problema è che succede in continuazione e soprattutto dopo esser stata uccisa la sera precedente in modi sempre diversi. Superato lo shock iniziale, la ragazza realizza di dover capire chi è il suo assassino, riuscire ad eliminarlo e porre fine così alle sue continue morti, bloccare il ciclo e tornare a vivere ogni giorno nella normalità. Tree sarà aiutata dal dolce Carter e capirà con il suo aiuto di agire con calma poiché ad un numero illimitato di vite corrisponde comunque un numero illimitato di possibilità di scoprire il killer che si rivelerà nel concitato finale.

Probabilmente lo spettatore medio si aspetterà il classico teen movie americano che tra l’altro dal trailer sembra anche abbastanza scontato ma non è completamente così, infatti l’idea di fare un mix tra il film stile “American pie”, “Scream” e il mitico “Ricomincio da capo” con Bill Murray sembra aver funzionato abbastanza bene. Inoltre i pregiudizi iniziano a farsi da parte dai titoli iniziali, infatti nel momento in cui compare la scritta “BlumHouse” ci si rincuora e si capisce che il film potrebbe funzionare viste le precedenti pellicole della casa di produzione americana come “Sinister”, “Insidious”, “Scappa – Get out”, “Paranormal activity”, “Split” e molti altri del genere horror/thriller. La trama non è malvagia ed anzi, iniziando da subito con la morte della protagonista si cattura l’attenzione dello spettatore che vuole riuscire a capire se e fino a quando la bella Tree riesca a sopportare di morire e rivivere illimitatamente il giorno del suo compleanno, che tra l’altro odia e si vedrà il motivo poi. Inoltre non è da scartare l’idea di una crescita umana della ragazza che inizialmente è odiosa oltre ogni limite ma col passare del tempo inizia ad essere più gentile, tollerante e solidale, scende dal suo piedistallo per arrivare a combattere e scoprire il suo assassino ed il perché dell’odio nei suoi confronti. Qualche pecca comunque c’è e la si trova nella parte centrale quando la protagonista decide di cercare di scoprire il killer, ecco qui qualche scena tragicomica si poteva evitare, ed anche nel finale ci sono alcuni punti molto poco verosimili. In generale il film si vende bene, non eccelso ma sicuramente oltre le aspettative che in tutta sincerità erano veramente molto basse ed acquista anche un paio di punti in più sul finale con la doverosa citazione/omaggio a “Ricomincio da capo” dal quale si prende spunto.

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

L'importanza dei vaccini, successo per l'incontro ad Ascoli

Articolo Successivo

Ascoli, domani un convegno sulla violenza sulle donne e sui bambini