Il CineOcchio: Dunkirk, un film destinato a diventare un cult

ITALIA – Parte oggi su Piceno News 24 la nuova rubrica “Il CineOcchio”. Tratterà di cinema, recensioni di film e news, curiosità e di tutto ciò che concerne il mondo del grande schermo. Il primo appuntamento è con “Dunkirk”. 

Finalmente a due settimane dall’uscita nelle sale italiane sono riuscito a vedere“Dunkirk”,  l’ultima fatica di Nolan, e sarò sincero, in questo caso l’attesa del piacere non è stata essa stessa il piacere bensì la visione del film è stato il vero piacere.

Innanzitutto c’è da premettere che non è un film di guerra come gli altri, non ci sono vere e proprie battaglie e spargimenti di sangue poiché Dunkirk tratta della più grande ritirata della storia della seconda guerra mondiale in cui più di 400.000 soldati tra inglesi e francesi si sono trovati accerchiati dal nemico nazista sulle spiagge di Dunkerque aspettando un disperato salvataggio per tornare in Inghilterra.

Il regista ha deciso di strutturare il film in tre distinti momenti e luoghi: il molo, il mare e il cielo rispettivamente inserendoli temporalmente a una settimana, un giorno e un’ora dall’evacuazione.

Le vicende sul molo si svolgono a partire da sette giorni prima del grande rientro in patria, migliaia di soldati attendono con ansia e paura le navi per il rimpatrio e Nolan stringe il suo obiettivo su un gruppo di militari che cercano in ogni modo di raggiungere le coste inglesi a modo loro per non aspettare che l’esercito tedesco li stringa d’assedio e morire così a pochi km da casa. In mare il focus è su una delle tante barche civili chiamate in causa dal governo per aiutare l’evacuazione dato che le grandi navi da guerra non potevano avvicinarsi più di tanto alla costa per via della marea bassa e di un solo molo agibile. Padre, figlio ed un amico faranno di tutto per recuperare i militari finiti in mare. In cielo si vedono le acrobazie e la destrezza dei piloti della RAF che cercano in tutti i modi di abbattere i caccia e i bombardieri tedeschi che sganciano bombe su navi e soldati inglesi.

Tutte e tre le ambientazioni ed i tempi sono tessuti alla perfezione ed anche se inizialmente forse si fa fatica a capire l’intreccio cronologico il regista riesce a far convergere i tre punti di vista in solo ed unico momento presente. Sinceramente avevo sentito di questa tripartizione e delle “critiche” sulla mancanza di montagne di cadaveri ma mai mi sarei aspettato di essere preso così tanto da un film in cui gli unici proiettili a volare sono nella scena inziale, durante i combattimenti aerei e in un improbabile tiro a segno contro una nave arenata. Inoltre in tutta la durata del film non si vede un solo soldato nazista tranne nei momenti finali, il nemico è vicino ma non si vede, riesce solo a sentirsi tramite i bombardamenti e gli aerei e a farsi notare dalle colonne di fumo che stringono il perimetro di sicurezza intorno alla spiaggia, ma c’è.

Allora vi chiederete come fa a catturare l’attenzione dello spettatore un film senza combattimenti, poca azione da parte dei protagonisti ma soprattutto dialoghi ridotti al minimo? A soppiantare la mancanza di ciò ci pensano le immagini, sublimi, il rumore assordante degli aerei che si danno battaglia in cielo ma soprattutto la colonna sonora eccezionale firmata da Hans Zimmer (Il gladiatore, Interstellar, Inception, La sottile linea rossa, Pirati dei caraibi…). Ecco, la colonna sonora la fa da padrona a mio avviso, è ossessiva, a tratti esasperante, per non parlare del ticchettio dell’orologio nei momenti clou prima di una battaglia aerea ed i picchi musicali nei momenti più giusti; il tutto riesce a trasmettere una sensazione di suspance e ansia allo spettatore che quasi sembra esser trasportato lì sulle spiagge di Dunkerque ad attendere inesorabilmente un attacco dal cielo mentre si attendono navi che sembrano non arrivare mai. Anche le immagini sono eccezionali come la colonna sonora, Nolan non lascia nulla al caso e cura magistralmente la parte estetica girando il tutto su pellicola e non in digitale e facendo a meno degli effetti speciali perché si, ogni scena girata dalle esplosioni sulla spiaggia agli aerei in volo, è tutto autentico e reale ed infatti Nolan ha dichiarato “Avremmo potuto girare una versione perfetta delle navi grazie al CG (Computer Grafica), ma non sarebbe sembrata reale. Abbiamo pensato che il risultato ottenibile grazie alla computer graphic non sarebbe riuscito a raggiungere il livello necessario per questo tipo di immagine legato alla seconda Guerra mondiale” e “Quando questi giovani sono sulla spiaggia e ci sono delle esplosioni stanno vivendo davvero quella situazione. Non c’è lo schermo verde. Ne fanno parte. Volevo semplicemente che ci fossero delle persone sulla spiaggia, volevo metterli nella cabina di pilotaggio di uno spitfire.” 

È stato realmente un piacere questo film a partire dalla sceneggiatura, senza fronzoli, quasi scarna e come affermato da Nolan con scene a volte improvvisate per dare più realismo al tutto; è stato un piacere la colonna sonora, impeccabile e perfetta; è stato un piacere la fotografia, la scelta della pellicola 70mm, i contrasti di colore, le immagini piene.

Consigliato? Assolutamente si, a mio avviso uno dei migliori film di guerra e senza ombra di dubbio il migliore degli ultimi anni. Andate a vederlo perché per pochi euro si può assistere ad uno spettacolo unico.

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