Il Comitato “Stop project piscina” replica: “Non siamo politicizzati”

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Comitato “Stop Project Piscina” replica alle accuse di essere troppo politicizzato e replica, in una nota sottolineando che “Chiunque abbia prestato attenzione a questa vicenda si è piuttosto reso conto che il comitato non è formato solo da portatori di interessi diretti sulla piscina (società sportive), ma anche da molti professionisti che mettono a disposizione della città le loro competenze per comprendere appieno se vi sia pubblica utilità di questo Project financing.Questa funzione di controllo, esercitata esclusivamente nel pubblico interesse, rappresenta un garanzia per tutta la cittadinanza. Ad esempio, abbiamo assistito ad episodi poco edificanti nell’ultima commissione urbanistica, laddove dirigenti hanno dovuto ammettere di non aver letto le carte; allo stesso modo, ci troviamo a lamentare il continuo ostruzionismo dell’Amministrazione sull’accesso agli atti.Rimanendo nell’ambito dell’interesse pubblico e della pubblica utilità, una delle questioni più interessanti è senza dubbio quella relativa alle casse comunali.La necessità del territorio è la riapertura della piscina esterna di 50 metri. La compagine che ha avanzato la proposta del Project Financing include l’intero impianto sportivo polivalente compresa  ovviamente la piscina coperta ; la giunta ha approvato questo straripamento, giustificandolo come un toccasana per la finanza comunale, facendo sapere alla cittadinanza che la gestione dell’impianto alla stato attuale presenta una perdita di 130.000€”.

Prosegue la nota” Da analisi accurate della documentazione questo dato risulta falso, in quanto il disavanzo di gestione è di circa 74.856€.(report ufficiale esercizio 2016 redatto dagli uffici comunali) Disavanzo che include il costo figurativo del personale diretto ed indiretto del comune (comunque in carico all’Amministrazione), nonché tutte le utenze.In esse è compreso il contratto con la Energy Service Company (ESCO) CPL Concordia, che prevede interventi di efficientamento energetico che saranno disponibili per la struttura al termine del contratto. In altri termini, vi è già in essere un contratto a lungo termine con una società esterna, che solo nel tempo produrrà benefici per le casse comunali. A scanso di analisi raffinate, la domanda che il cittadino si pone è la seguente: nel caso in cui il Project Financing venisse approvato dal Consiglio comunale questa disavanzo (70.0000€) verrà annullato? La risposta è : Assolutamente no. La situazione delle casse comunali peggiorerà piuttosto in maniera drastica, in quanto,in assenza di piano di ricollocamento a carico del privato, i salari degli ex lavoratori della piscina rimarranno a gravare sul bilancio dell’Amministrazione.

Non bastasse questo, nel nuovo piano finanziario della cordata proponente, compare la voce Canone Pubblico, che dunque il comune verserebbe nelle casse dei nuovi gestori (circa 30.000€ per tutta la 30 anni, con rivalutazione dell’1,5% annuo).In pratica, oltre a:perdere l’unità di ricavo rappresentata dal canone versato dalle società sportive e dagli ingressi degli altri utenti della struttura che oggi vale € 445.342,00non abbattere neppure di un centesimo per ciò che riguarda i costi del personale (230.000€)”.

E infine “Graverà di fatto sui sambenedettesi un balzello un milione di euro, a favore dei futuri gestori dell’impianto.Insomma una voragine nei conti pubblici che dovrebbe allarmare tutti i cittadini.Che senso ha includere nel project tutto l’impianto sportivo nel suo complesso compre la piscina coperta?Perché l’amministrazione non vuole confrontarsi su questi temi e non vuole considerare lo stralcio della piscina interna? Agendo in questo modo, sta tutelando il pubblico interesse?

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

Election day, definito il quadro delle candidature nei quartieri

Articolo Successivo

Project Piscina, De Vecchis contesta Assenti