Il comune di Maltignano riconosce un debito di 750mila euro. Falcioni: “Miracolo”

MALTIGNANO – L’amministrazione comunale di Maltignano, nella seduta del Consiglio comunale del 19 Ottobre, ha approvato il riconoscimento di debito per sentenza esecutiva per un importo pari a circa 750.000 euro.

La vicenda risale agli anni ’80, quando l’allora amministrazione occupò un’area per edilizia economica e popolare, peraltro mai completata, convertendo in ritardo l’occupazione d’urgenza in decreto di esproprio. Per questo l’amministrazione comunale è stata condannata, su ricorso del privato, a pagare i danni della procedura espropriativa ritenuta operata in modo non corretto. “Questa amministrazione ha dovuto gestire – afferma il sindaco Falcioni -, suo malgrado, questa insieme ad altre 18 cause ereditate di cui 17 chiuse nel tempo. Ma ritiene che questo riconoscimento rappresenti una sorta di miracolo amministrativo, che vale alla pari di tante opere pubbliche in quanto un paese di 2500 abitanti è riuscito nel tempo a raccogliere un avanzo di amministrazione così consistente per pagare una sentenza. Inoltre, pur non condividendo le scelte politiche delle precedenti amministrazioni, le nostre amministrazioni che si sono succedute hanno difeso con decisione le casse comunali opponendosi alle varie richieste dei ricorrenti ed attenendo il riconoscimento di un debito molto consistente ma certamente di gran lunga inferiore, almeno di un terzo rispetto alle richieste dei ricorrenti. Grande sforzo profuso è stato quello di superare, all’atto del riconoscimento del debito, lo scoglio del cosiddetto pareggio di bilancio il quale non ha permesso fino ad adesso l’utilizzo dell’avanzo accantonato, questo grazie anche all’inserimento di Maltignano nel cratere del terremoto, operazione determinante anche per questa vicenda. Per quanto sopra l’amministrazione comunale ringrazia pubblicamente la D.ssa Caffu direttore del dipartimento specifico del Ministero dell’economia e delle Finanze di Roma per collaborazione ed assistenza tecnica, sicuramente non scontata e dovuta. Tengo a ringraziare la giunta – continua il primo cittadino -, il consiglio, il segretario comunale, il legale di fiducia, i dipendenti ed i collaboratori per l’impegno profuso in questi anni per arrivare ad un traguardo simile che poteva avere conseguenze pesantissime per la cittadinanza. Rimane l’amarezza per avere profuso tante energie fisiche e mentali per il riconoscimento di un debito nonché di aver dovuto accantonare ben 750.000 euro per pagare danni per una operazione di trenta anni fa, per una zona peraltro mai completata proprio per le note ed intricate vicende legali. L’amministrazione comunale inoltre sottolinea con rammarico la scarsa collaborazione della direzione dell’Istituto di credito coinvolto, dal quale ci si aspettava non solo un rispetto formale, peraltro legittimo, delle procedure ma una maggiore collaborazione nei confronti di un comune dell’ascolano in difficoltà, vista il conclamato carattere locale e territoriale dello stesso istituto. Nonostante tutto questa amministrazione, nel tempo, è riuscita a mantenere le imposte al minimo, la tariffe per servizi a domanda individuale a cifre quasi simboliche e realizzare opere pubbliche attraverso la partecipazione a bandi pubblici a fondo perduto. Invita quindi i cittadini alla consapevolezza di una operazione non visibile ai più ma di grande importanza per il futuro del paese, proprio perché ha evitato danni alle casse comunali e di conseguenza aumento delle tasse a carico dei cittadini e diminuzione dei servizi, ed alla riflessione di quante opere potevano essere realizzate con queste cifre”.

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