Il disegnatore Giorgio Muggiani e il poster realizzato per Meletti

ASCOLI – Uno dei fondatori dell’Inter di Milano e parte importante del design italiano, Giorgio Muggiani, ha anche realizzato in passato un poster per la celebre azienda Meletti.

Muggiani, rampollo di un’agiata famiglia di commercianti milanesi, agli inizi del secolo andò in Svizzera presso il collegio Institut auf dem Rosenberg di San Gallo, dove avrebbe ricevuto la formazione alle sue future responsabilità. Ed è proprio in Svizzera che scoccò la scintilla della passione per il gioco del calcio che accompagnerà l’artista per tutta la vita.

Al suo rientro in Italia, Muggiani si fece socio del Milan FootBall and Cricket Club divenendo segretario della squadra, ma a causa di disaccordi con l’allora presidente Giannino Camperio, decise di fondare – la sera del 9 marzo 1908, in una saletta del Ristorante Orologio, insieme con altri 43 soci dissidenti il Football Club Internazionale Milano, di cui disegnò anche il logo societario.

La tradizione vuole che Muggiani, al momento di realizzare lo stemma del club, scelse i colori nerazzurri perché in quei giorni erano gli unici a sua disposizione. In realtà la scelta del nero e dell’azzurro,era di opposizione simbolica al rosso, l’altro colore che insieme al nero campeggiava sulle maglie del Milan.

«Nel 1933 realizzò un poster per la nostra azienda. Un poster  esposto in alcuni negozi di Milano in quegli anni» spiega Matteo Meletti, « Muggiani arricchisce l’elenco di illustratori famosi che hanno lavorato per noi nel corso degli anni. Il più famoso è sicuramente Marcello Dudovich, autore del celebre poster con la ballerina, che è forse il più famoso illustratore italiano della nostra storia» dice «Ne abbiamo avuti altri come Marchetti e Mingozzi e la tradizione  è sempre proseguita. Recentemente abbiamo contattato Riccardo Guasco, che è uno dei più noti a livello italiano e internazionale» sottolinea.

Si spera che il 2021 possa essere un anno di ripartenza anche per l’azienda, dopo un 2020 che ha lasciato profondamente il segno. «E’ ancora tutto da vedere. Ci aspettiamo un primo trimestre più lento dello scorso anno e ci sarà un impatto nei primi tre mesi che si prolungherà fino a maggio -giugno» dice Meletti «Potrebbe esserci un recupero nella seconda parte nell’anno quando i piani di vaccinazione saranno in rapido avanzamento, con effetti sulla mobilità delle persone» dice «Negli Usa i numeri sono altissimi ma si stanno muovendo di noi e mi auguro che la loro uscita da questo momento sarà più rapida».

 

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