Il fratello della Casini risponde alle accuse di Castelli: “Caduta di stile senza precedenti”

Dopo le accuse mosse dal sindaco Castelli durante lo scorso consiglio comunale, il fratello della Vice Presidente della Regione, Carlo Casini, ha risposto al primo cittadino.

“Non avrei mai pensato di dover rispondere al sindaco della mia città per questioni inerenti la mia professione – ha affermato Casini – l’attacco rivoltomi per colpire politicamente mia sorella, che ricopre un ruolo importante in Regione, è completamente fuori luogo e una caduta di stile senza precedenti: sferrare un simile colpo in un momento così tragico, per un mero tornaconto politico, è un gesto inedito e disdicevole. Mi sembra assurdo dover rendere conto della mia carriera lavorativa pubblicamente e a te – con cui in questi mesi difficili ho avuto professionalmente a che fare – tuttavia mi trovo costretto a presentarmi”.

“Sono un dipendente della Regione Marche dal 1997 – dice Casini – ho lavorato, trasferendomi a Muccia, alla fase di emergenza e di ricostruzione a seguito degli eventi sismici che colpirono la Regione Marche nel 1997, di quelli del Molise nel 2002, de L’Aquila nel 2009 e dell’Emilia Romagna nel 2012. Ho ricoperto il ruolo di Segretario Generale dell’Autorità di Bacino del Fiume Tronto dal 2005. Ho quindi costruito la mia carriera lavorativa prima che mia sorella entrasse in politica”.

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“Per evitare ogni possibile polemica, pur avendo i requisiti per farlo, non ho risposto all’interpello per ricoprire il ruolo di Dirigente dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione Sisma 2016 – continua Casini – non ho partecipato a concorsi per dirigenti della Regione Marche e da ultimo, ho evitato di prendere parte all’interpello per Direttore della Protezione Civile Regionale. Non sono più neanche Segretario Generale dell’Autorità di Bacino del Fiume Tronto. Mi sorprende che il sindaco non ricordi le tante telefonate che abbiamo avuto nei giorni successivi agli eventi sismici per cercare di impostare al meglio la fase dell’emergenza e della ricostruzione. In quei giorni non c’è mai stata da parte mia una sottovalutazione delle sue richieste, anche quando qualche giorno fa mi ha chiesto di formare i colleghi dell’ufficio tecnico comunale di Ascoli per accelerare le verifiche di agibilità post sisma, istanza che ho prontamente eseguito”.

Ecco perché è ancora più sorprendente, e mi ferisce, un attacco pubblico che non ha nulla a che vedere con la ricostruzione – conclude Casini – un attacco che è  offensivo non tanto per la mia persona, quanto per la verità dei fatti che i cittadini hanno il dovere di conoscere: il lavoro con il Comune di Ascoli Piceno, che è anche la città in cui vivo, è stato svolto dall’Ufficio Speciale per la Ricostruzione e io non sono il Direttore. Mi aspetto un’immediata correzione delle accuse che ha mosso il sindaco alla mia persona. Se ciò non dovesse avvenire, mi troverà costretto a tutelare la mia immagine professionale nelle sedi delegate”. 

 

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