Il geologo Tondi: “Epicentro Roccafluvione non preoccupante”

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Scossa di magnitudo 2.6 questa mattina ad Ascoli Piceno. A sorprendere non è stato il terremoto, che ormai tormenta il territorio Piceno da diversi mesi, ma l’epicentro, ovvero Roccafluvione. Abbiamo intervistato Emanuele Tondi, geologo e responsabile della Sezione di Geologia della Scuola di Scienze e Tecnologie dell’Università di Camerino.

C’è da preoccuparsi per una scossa avvenuta in una zona che finora non aveva fatto registrare terremoti?

“Scosse di questo tipo possono verificarsi ovunque e non possono essere considerate premonitrici di qualcosa più grande”.

Quella di Roccafluvione è l’unica faglia presente nell’Ascolano?

“Ce ne sono diverse, ma tutte di piccole dimensioni. Non si verificheranno mai terremoti di magnitudo elevato nelle faglie presenti ad Ascoli. Non è escluso che ci possano essere altre scosse anche più forti di quelle verificatesi stamane, la zona da un punto di vista geologico è simile a quella di Force del terremoto del 1972,  ma sicuramente non ci saranno scosse della stessa entità di quelle del sisma del 24 agosto o del 30 ottobre”.

Riguardo il terremoto del 30 ottobre sono possibili ulteriori scosse di assestamento?

“Si sta assistendo nel complesso a una diminuzione della sequenza sismica, ma in ogni caso piccole e temporanee riprese sono possibili. La sequenza è ancora in corso e durerà a lungo”.

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