Il Movimento 5 Stelle presenta due mozioni per il brand “Piceno” e per il centro commerciale naturale

ASCOLI – Il Movimento 5 Stelle di Ascoli illustra due mozioni al sindaco e alla giunta. La prima per la creazione di un ente che promuovi un brand piceno. Si chiede di invitare  tutti i comuni della Vallata, dal mare alla montagna a  formare un ente che include professionisti di alto livello selezionati secondo qualità ed esperienze professionali, con l’obiettivo di pianificare strategicamente l’offerta turistica del territorio per poi svolgere una promozione unificata con i Comuni partecipanti.

La seconda mozione è invece a favore della promozione del centro storico di Ascoli come “centro commerciale naturale”, con  l’obiettivo di pianificare strategicamente l’organizzazione dell’offerta commerciale, dei servizi e della promozione del centro storico di Ascoli.  Si vorrebbe valorizzare l ’aspetto “esperienziale” dell’acquisto, in cui l’atmosfera e la qualità estetica dell’ambiente in cui si vive l’acquisto fanno la differenza rispetto al commercio virtuale, che avviene tramite schermi digitali.

Il consigliere comunale Massimo Tamburri spiega che « I due enti devono essere indipendenti dalla  politica  ma formati da persone competenti con progetti che possano andare avanti negli anni» spiega « L’esempio deve essere la mostra di Tullio Pericoli che ha avuto tanti visitatori: c’è bisogno di iniziative dello stesso livello. I Covid future, proposti dal sindaco di Castel di Lama , hanno funzionato e si è sviluppato un bel senso di comunità».

« Raccogliamo l’invito del Sindaco ad unirci e superare il momento di crisi» spiega il capogruppo in consiglio comunale Eleonora Camela « Abbiamo delle invidiabili bellezze storiche e architettoniche e c’è bisogno di un’offerta che raggiunga tante fasce di turisti, da quello sportivo a quello culturale»

L’attivista Giuseppe Morganti aggiunge che « I trenta punti recentemente presentati  dall’Amministrazione possono rientrare nella nostra idea ma gli eventi fanno fatti in maniera cadenzata e in senso logico, mentre  i fondi per le partite iva devono essere destinati diversamente. Iniziamo a pensare a strutture serie che gestiscano turismo e commercio con competenze».

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