Il Pd morde: «Quale complotto? Il Madonna del Soccorso non è di Piunti»

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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Pd di San Benedetto del Tronto torna sulla polemica dei pazienti covid di Fermo. L’attacco è espressamente rivolto al sindaco Pasqualino Piunti.

L’accusa. «Dopo quattro anni di nulla cosmico, alla costante ricerca di una medaglietta da appuntarsi alla giacca, il sindaco decide di annunciare alla cittadinanza di aver sventato un complotto che avrebbe avuto lo scopo di scippare ai sambenedettesi il Madonna del Soccorso».

La città dell’accoglienza. «Del resto le bufale imperversano e se ci stanno quelli che dicono del laboratorio segreto cinese che avrebbe diffuso volontariamente il Covid19, perché non cimentarsi con la propria boutade made in Viale de Gasperi? Se ci dovessimo limitare ad una sparata giornalistica potremmo anche non stupirci, conoscendo il soggetto in questione, ma questa volta si offende una intera città, una città che dell’accoglienza ha da sempre fatto il proprio biglietto da visita e la propria ragione d’essere».

I campanilismi. «Tutti abbiamo appreso delle notizie di medici cubani, cinesi, statunitensi, albanesi e di tutte le parti del mondo che sono venuti in Italia per aiutare. E tutti abbiamo apprezzato la solidarietà di quei centri francesi o tedeschi che hanno aperto le porte ai malati italiani, perché dinanzi ad una emergenza non dovrebbero esserci campanilismi e divisioni».

Il “caso Murri”. «Qui, invece, si è tranquillamente affermato che non si è disposti ad accettare il ricovero di una decina di pazienti fermani, nostri corregionali, persone che abitano a qualche chilometro da noi.

Non sapevamo che il sindaco, nel frattempo in questi giorni, oltre a registrare la propria voce su un nastro da diffondere in città, avesse preso possesso del nostro ospedale dichiarandolo suo. Ciò offende e allibisce una
città che non merita una simile, imbarazzante pubblicità. Perché allora dovremmo aspettarci lo stesso trattamento da Civitanova, quando sarà pronto il centro Covid regionale, con dei ricoveri fatti sulla base della carta di identità e che invece già oggi sta accogliendo le donne partorienti, di tutta la Regione, in quanto baricentrico».

Ci sentiamo in dovere di ricordare che purtroppo per il primo cittadino gli ospedali non appartengono a questo o quel sindaco e che abbiamo un sistema sanitario che si basa su tre paroline magiche quali universalità, uguaglianza ed equità. I dati sul contagio tendenti allo zero, poi, dimostrano che le scelte regionali, messe in campo dai nostri operatori che mai smetteremo di ringraziare, sono state azzeccate».

Il Madonna del Soccorso. «Il nostro ospedale tornerà quello di prima passata l’emergenza: lo hanno detto i tecnici, i dirigenti, la Regione con la sua delibera. Anziché avvelenare i pozzi, il sindaco si preoccupi quantomeno dell’ordinaria amministrazione, visto che cittadini e imprese lamentano enormi mancanze, la città appare sporca e non curata e nulla pare muoversi.

Perché fare campagna elettorale, come stanno facendo lui e il vicesindaco Assenti che già si vede con un piede a Palazzo Raffaello, sulla pelle di chi sta affrontando questa tragedia, è, passateci il termine, abominevole».

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