Il Pd: “Retromarcia della destra: revocato l’obbligo del green pass per accedere ai lavori del Consiglio regionale”

Per Anna Casini “Atto di cinismo inaudito, per accontentare Salvini e Meloni non esitano a mettere a rischio la salute di consiglieri e dipendenti”

“Siamo ormai alla completa umiliazione del ruolo dell’Assemblea, che da sede istituzionale del confronto democratico tra le forze politiche marchigiane  ridotta dalla destra a una pura appendice delle segreterie nazionali di Lega e Fratelli d’Italia, mera pedina dei tatticismi politici di Giorgia Meloni e Matteo Salvini”.

Così la Vicecapogruppo del Partito Democratico Anna Casini commenta la retromarcia della maggioranza sull’obbligatorietà del green pass per entrare in consiglio regionale, consumatasi questo pomeriggio durante la riunione dei capigruppo.

“Su nostra proposta l’obbligo del green pass per i consiglieri regionali e i dipendenti era stato deciso dalla Conferenza dei capigruppo ad agosto, nella comune convinzione che sul tema della sicurezza sanitaria e del rispetto delle misure anti Covid, un’istituzione come l’Assemblea Legislativa delle Marche dovesse dare l’esempio, anche in segno di rispetto per tutti quei titolari di attività commerciali che seriamente e onestamente si prodigano ogni giorno, tra mille difficoltà, per far rispettare la legge e per tutto il mondo della scuola.Invece oggi” prosegue la consigliera dem “con un vero e proprio colpo di mano, ad appena tre giorni dalla data di convocazione della prossima seduta, la destra ha deciso di revocare tale obbligo e di lasciare libero l’accesso all’aula”

“Non ci vuole molto a capire che tale decisione sia frutto di un ordine impartito da Roma, dove in Parlamento Fratelli d’Italia e Lega stanno dando vita da giorni a uno squallido teatrino sul green pass, giocando sulla salute degli italiani e rischiando di vanificare il grande lavoro realizzato dal Commissario Figliuolo per portare a compimento la campagna vaccinale. 

Del resto” afferma la Vicecapogruppo dem “in questo primo anno di legislatura abbiamo assistito e denunciato in varie occasioni il metodo di governo di questa maggioranza, che antepone le varie esigenze politiche nazionali di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Udc ai reali interessi dei cittadini e delle imprese marchigiane. “

“Stavolta, però, si è passato davvero il limite” accusa Casini “e non esitiamo a definire tale decisione cinica per i tempi e i modi con cui si è presa, ma anche e soprattutto per la palese irresponsabilità mostrata nel mettere a rischio la salute di quanti frequentano l’aula, a partire dal personale. Questo atteggiamento risulta perfettamente in sintonia con le sconcertanti dichiarazioni del presidente Acquaroli, che ancora una volta, dichiarandosi favorevole alla vaccinazione su base volontaria, non ha perso l’occasione di ammiccare ai movimenti No Vax della nostra regione” conclude Anna Casini “ignorando il senso civico di migliaia di cittadini che hanno deciso di vaccinarsi per la sicurezza di tutti”.

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