Il sindaco di Ascoli Castelli: “Il Parlamento non tagli altri fondi ai Comuni”

GUido Castelli Camera dei Deputati

ASCOLI PICENO – Alcuni sindaci italiani sono stati ricevuti oggi alla Camera dei Deputati per discutere delle problematiche che i Comuni italiani stanno avendo.

Il sindaco di Ascoli Guido Castelli sostiene che “E’ necessario ricordare alla Presidente della Camera Boldrini che sul 2018 dei comuni italiani si addensano nubi molto minacciose. Siamo già stremati da 11 mld di tagli ma, se il Parlamento non ci metterà le mani, i sindaci subiranno un’ altra “testata in faccia dal Governo” per l’importo di 1 miliardo tondo tondo. 600 milioni in meno per l’adeguamento (sacrosanto) dei contratti del nostro personale, 350 milioni in meno per l’aumento dei nostri obblighi di accantonamento sui crediti deteriorati, un’altra cinquantina saranno detratti dai bilanci per via della perequazione. Tutto ció in un Italia in cui le città già boccheggiano, in cui la burocrazia inibisce ogni slancio amministrativo e in cui l’insofferenza globale infligge tormenti quotidiani a chi rappresenta, agli occhi del cittadino, non solo la città, ma tutto il sistema pubblico”.

Secondo Castelli, “In questa Italia, per non fiaccare quello che lo stesso Presidente Mattarella ha definito il tessuto connettivo del Paese, è necessario che il Parlamento, se c’è, batta un colpo. Battere un colpo significa assumersi l’onere, nel corso dell’ormai prossima discussione parlamentare sugli emendamenti alla legge di bilancio, di modificare quelle norme che alimentano gli incubi di ogni sindaco italiano. L’Anci ha presentato le proposte. Ora spetta al Parlamento dimostrare se l’invito di oggi è frutto di mera cortesia oppure se finalmente i deputati italiani intendono ridare vita all’art.5 della nostra Costituzione. Quello sulle autonomie locali, il più negletto degli ultimi 5 anni”.

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