Impresa del “Mozzano City” promosso in Seconda categoria

A volte le favole esistono ed i sogni si trasformano in realtà. Specie nello sport. È il caso dell’Asd Mozzano City, formazione di calcio di Terza categoria ascolana che pochi giorni fa ha raggiunto un obiettivo che, vista com’era nata la stagione, inaspettato è dire poco: la promozione in Seconda categoria. Dopo essere giunti secondi in campionato alle spalle della Forcese, i biancoazzurri hanno sconfitto nella semifinale playoff il Real Montalto (5-1), e in finale ad Amandola la Polisportiva Piandicontro con un 3-1 per una vittoria mai messa in discussione. A fine partita è scoppiata la grande gioia di squadra, dirigenti e tifosi, giunti a centinaia dalla piccola frazione di Mozzano.

Una felicità dovuta non solo all’importante successo sportivo, ma soprattutto per il modo in cui tutto questo è arrivato. La società, rifondata dopo anni di assenza, è ripartita da zero scegliendo la politica di formare una squadra giovane composta esclusivamente da ragazzi del posto. Tanti gli interrogativi della vigilia, a cominciare dalle strutture: se per gli allenamenti è stata la Parrocchia a mettere a disposizione il proprio campetto, le partite si sono giocate a Roccafluvione grazie all’accordo con il Comune di Ascoli.

A ciò si aggiungeva una squadra giovane, con un’età media di 23 anni e molti ragazzi che per la prima volta giocavano a calcio. Ma i mille interrogativi piano piano si sono trasformati in sorprese, quindi in certezze, spinti dall’entusiasmo di un intero paese che ad ogni partita, trasferte comprese, sosteneva in massa i suoi beniamini.

Alla fine è stata gioia per tutti a Mozzano: “Questo risultato è frutto dell’essere riusciti a compattare un’intera realtà intorno alla squadra – le parole del Presidente Antonio Bachetti, in dirigenza insieme al vice Giuliano De Cesare, ad Andrea De Santis, Gianluca Morganti, Mattia Giorgi ed altri consiglieri e al primo allenatore De Angelis Domenico – Fin dall’inizio l’idea era di responsabilizzare tanti mozzanesi nella dirigenza e chiedere ai giocatori di giocare solo per la maglia onorando il paese. E’ stato fatto, la società conta 16 dirigenti che insieme ai giocatori, sono tutti del paese. Dopo il pareggio all’esordio abbiamo festeggiato – spiegano -: era la prima volta che giocavamo insieme. Poi, partita dopo partita ci siamo accorti di essere una vera squadra”. O

ltre al sostegno dei tanti tifosi, c’è stato quello economico di tante realtà, locali e non, private e imprenditoriali come MAFLOW, AUTOTRASPORTI SALUTI MAURO, SAITEC COMPANY, Idraulica DE CESARE GIULIANO, T&C TRANSPORT, RISTORANTE LA LOCANDIERA, SALUTI IMPIANTI TECNOLOGICI, AUTOFFICINA GIGLIARELLI BIVENTURA, TOTAL LOOK di Piera Guerrieri e BAR MOZZANO, tutti nel nome dello sport, del divertimento e nella volontà di riportare entusiasmo e vitalità in paese.

Il primo pensiero, al momento del triplice fischio nella finale di Amandola, è stato per Riccardo ‘Fiorino’ Piconi, il giovane angelo del paese scomparso appena ventenne nel 2019. Molti suoi amici sono stati i protagonisti della cavalcata biancoazzurra e ricordarlo era per tutti loro la prima cosa da fare, portando in campo uno stendardo con il suo volto. “È stata un’emozione unica, un fatto che rimarrà nella storia del nostro piccolo paese – dice mister Marco Casali, subentrato a De Angelis, che ha bagnato così il suo esordio in panchina dopo una carriera da bomber fino in Serie D (vedi Santegidiese) -. Per una squadra appena fondata, sul piano tecnico e sociale è un miracolo sportivo”.

Se ripercorriamo la stagione: “Nel giorno del raduno sapevamo delle tante difficoltà, come l’avere una squadra molto giovane in un torneo dove l’esperienza è fondamentale. Molti, poi, indossavano gli scarpini per la prima volta così il primo obiettivo era divertirsi, dando stimoli per il paese. Pian piano però, c’è stata una crescita esponenziale sia a livello tecnico-tattico che di personalità”. Con un tifo di categoria superiore e con un intero comprensorio al seguito in ogni trasferta, le cose sono cambiate: “Ho cominciato a crederci perché i ragazzi seguivano quello che volevo trasmettergli”.

La vittoria è stata la vittoria 1-0 in casa con l’allora capolista Colli: “Una grande prestazione e l’inizio di una serie di risultati positivi che ci ha fatto credere nei nostri valori”. Valori e principi che non cambieranno in Seconda categoria: “Anche per il prossimo anno avremo in squadra solo ragazzi di Mozzano, a partire dai nuovi innesti”. Era da poco terminata la vittoria promozione che, tornata la squadra in paese, anche la Parrocchia ha partecipato alla felicità del risultato raggiunto: don Giorgio Martelli, nuovo parroco da appena otto mesi, ha fatto suonare le campane a festa. “È stata una grande gioia per tutto il paese, soprattutto perché si tratta di una realtà interamente fatta da ragazzi del luogo – spiega -. E vanno sostenuti, incoraggiati perché, al di là del successo sportivo, sono il nostro futuro e dobbiamo scommettere su di loro”. La parrocchia dei Santi Cosma e Damiano è stata tutta la stagione vicina alla squadra:

“Abbiamo fatto molti eventi insieme per cercare di creare una sintonia che possa far rifiorire il paese sotto ogni aspetto. Anche mettere a disposizione il nostro campetto è stato fatto volentieri”. “Si è partiti con tanti interrogativi, ma anche con un gruppo molto unito, dentro e fuori dal campo, che se l’è giocata anche con squadre più esperte e dotate economicamente – dicono i tifosi -. Andare a vedere le partite è stato bellissimo per il coinvolgimento del paese, ognuno si sentiva parte di questo cammino – dicono alcuni paesani tifosi -. Può sembrare solo una partita di calcio, ma certi successi possono dare slancio ad una comunità, farla conoscere e apprezzare di più”.

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

Ad Ascoli le fasi finali dei Campionati nazionali giovanili della FIGC

Articolo Successivo

Dodici nuovi arbitri di calcio per la sezione di Ascoli