In corsa per le Marche: candidati a confronto: Fabio Urbinati


SAN BENEDETTO DEL TRONTO − Consigliere regionale uscente, Fabio Urbinati è candidato nella lista “Italia Viva” nel collegio provinciale di Ascoli.

Le Marche in una parola e perché.

«Difficile dare una definizione con una sola parola. Siamo una Regione plurale, in tutti i sensi. Dovessi sbilanciarmi: siamo tanta roba.»

Il Piceno é la terra dei campanili o può sperare nell’unità?

«L’unità è la sola via. Se vogliamo rilanciare questo territorio, non possiamo star dietro ad inutili divisioni. Se vogliamo far tesoro di tutto quello che offre la nostra Regione − che è tanto, lo ripeto − la via è solamente quella dell’unione.»

Sisma: i soldi ci saranno. Ma come ricostruire la vita, la società nel cratere, in termini concreti?

«No, i soldi ci sono già. Questa, forse, è la nostra sfida principale. Quella dove abbiamo da subito acceso i fari. Parliamo di zone dove lo spopolamento è tema sempre attuale, e già iniziato anche prima del sisma. Da una parte abbiamo tamponato con le SAE, dall’altro stiamo lavorando affinché possa essere introdotto ed utilizzato il “Modello Genova”. Il ponte è stato ricostruito a solamente due anni dal crollo, vorremmo che tale iter venga utilizzato anche per il cratere. Adesso abbiamo un commissario che è molto attento, che sta continuamente chiedendo poteri speciali per la ricostruzione. Crediamo che questa sia la via e lo stiamo facendo con forza. Senza dimenticare le infrastrutture necessarie. La terza corsia dell’A14 è una priorità nazionale. Ne abbiamo recentemente parlato con Raffaella Paita in un incontro organizzato.»

Sanità: in che condizioni si può realizzare un ospedale di vallata? E invece perché il mantenimento di due ospedali dovrebbe essere la scelta migliore?

«Questo è un dibattito che ha preso recentemente una piega strumentale. La Regione ha dettato la via. Se si vuole fare un nuovo ospedale, deve esser redatto un prospetto di costi e benefici da presentare alla IV Commissione, ovvero i rappresentanti eletti dal popolo. Il resto sono solamente dietrologie e drappi utilizzati a fini elettorali.»

Turismo: quali sono i progetti concreti per aumentare la conoscenza del nostro territorio?

«Questo è stato il nostro fiore all’occhiello. Abbiamo avuto sempre un buon flusso turistico. Anche dopo il Covid e l’emergenza sanitaria, abbiamo assistito ad un agosto con un gran numero di presenze. Questo perché − e lo ricollego alle prime risposte − siamo una Regione che ha tanto da offrire. Abbiamo erogato tante sovvenzioni alle strutture ricettive durante quest’ultimo mandato regionale. Abbiamo aiutato tante realtà direttamente coinvolte con questo settore. Erano trent’anni che non accadeva.»

Ripartenza, Covid e crisi: come arrestare il boom di disoccupazione che si staglia all’orizzonte?

«Sto incentrando la chiusura della mia campagna elettorale proprio su questo tema. Dovremmo essere bravi a star vicino alle realtà con dei bandi ad hoc. Partiamo dal fatto che tra “Recovery Fund” e “MES” dovrebbero arrivare alla Regione nove Miliardi di euro. Sono una cifra senza precedenti. I soldi del “MES” ( 1 Miliardo) saranno solamente per la sanità. Dovremo esser pronti a distribuire  il gettito di denaro ricevuto per rilanciare il tessuto sociale della Regione, creando una ridistribuzione del reddito, ridistribuzione che vuol dire creare benessere e nuovi posti di lavoro.»

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