In corsa per le Marche: candidati a confronto: Guido Castelli

Guido Castelli, Sindaco di Ascoli dal 2009 al 2019, è candidato nella lista di Fratelli d’Italia nel collegio provinciale di Ascoli alle Elezioni Regionali di domenica prossima.

 

Le Marche in una parola e perché.

“Varietà, perché la regione ha un senso solo se si rispetta un’identità fatta di tante identità diverse. Voglio ridare al Piceno quella dignità che per 25 anni è stata disconosciuta da un governo che aveva la testa sopratutto a Pesaro e ad Ancona”

Il Piceno é la terra dei campanili o può sperare nell’unità?

“Il Piceno si salva con l’unità ed evitare la lotta tra poveri, tra l’Aso e il Tronto c’è un patrimonio inestimabile che si può salvare solo se si è tutti insieme. Prima il Piceno”.

 Sisma: i soldi ci saranno. Ma come ricostruire la vita, la società nel cratere, in termini concreti?

“Ho frequentato quei luoghi e quello che mi colpisce è la mortificazione degli sguardi, la disillusione e lo scoraggiamento. Uno dei principali problemi è nella cattiva organizzazione degli uffici speciali della ricostruzione che non hanno mai offerto un supporto ai tecnici che sono i veri protagonisti della ricostruzione. Bisogna intervenire per rimediare a questo problema”.

 Sanità: in che condizioni si può realizzare un ospedale di vallata? E invece perché il mantenimento di due ospedali dovrebbe essere la scelta migliore?

“E’ necessario superare il modello organizzativo dell’Asur che non ha portato nessun beneficio nell’Area Vasta 5 e ha penalizzato i due ospedali del territorio. La migliore soluzione per ridare dignità e forza ai due ospedali è l’Azienda ospedaliera su due plessi per consentire alla nostra area di confine di valorizzare al meglio tutta la mobilità attiva  sviluppata dai nostri ambienti sanitari. L’azienda ospedaliera su due plessi, con la normativa vigente, può consentire autonomia di bilancio ed erogare salute anche agli abruzzesi”.

Turismo: quali sono i progetti concreti per aumentare la conoscenza del nostro territorio?

“Il nostro territorio deve intercettare tutte le domande turistiche, quella del turismo verde, quello balneare, sportivo, balneare e quello collegato ai cammini e al trekking. Bisogna avere collaborazione in una logica che vada dal mare alla montagna ma bisogna intervenire sulle infrastrutture, intervenendo su viabilità e connessione digitale, che deve essere garantita ovunque per dare confort al turista”.

 Ripartenza, Covid e crisi: come arrestare il boom di disoccupazione che si staglia all’orizzonte?

“ Bisogna liberare le nostre zone industriali dalla vertigine burocratica rappresentata dal Consind, che rappresenta un meccanismo che complica la vita degli imprenditori. Equiparazione dei regimi di aiuto, a partire dal famoso 30% del decreto Agosto riconosciuto all’Abruzzo e non alle Marche. Tutta la normativa in materia di ambiente, sanità, sicurezza sul lavoro che deriva dalla Regione deve essere ridefinita all’insegna di un meccanismo che renda meno complessa la serie di adempimenti. Bisogna creare un ecosistema favorevole alle aziende”.

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