Incendio palazzina migranti, pm: “Odio razziale dietro al dolo”

SPINETOLI – Incendio doloso aggravato dall’odio razziale. E’ l’ipotesi di reato per la quale la Procura di Ascoli Piceno ha aperto un fascicolo a seguito dell’incendio appiccato la notte di Capodanno a una palazzina di Spinetoli, destinata in un primo momento ad ospitare immigrati e successivamente – secondo quanto ha fatto sapere la Prefettura – ad accogliere minori stranieri non accompagnati. Il sopralluogo del pm Umberto Monti insieme ai carabinieri del Nucleo investigativo di Ascoli, del Nucleo operativo di San Benedetto del Tronto e della Stazione di Monsampolo è terminato poco fa.

Gravissimi i danni alla struttura e ai mobili negli appartamenti su tre piani. Confermata l’origine dolosa delle fiamme che sarebbero state appiccate con un accelerante, utilizzato per accendere camini e bracieri reperibile in commercio. L’intervento dei vigili del fuoco ha evitato che il rogo arrivasse alla case vicine e alle auto parcheggiate lungo via Tevere. In alcuni palazzi vicini allo stabile incendiato ci sono ancora oggi striscioni contro l’arrivo degli migranti.

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