Iniziati i lavori a S. Maria Goretti: deterioramento e infiltrazioni d’acqua i problemi da risolvere

ASCOLI . Sono iniziati lunedì i lavori di ristrutturazione nella chiesa di Santa Maria Goretti a Piazza Immacolata, nel popoloso quartiere di Porta Maggiore. Gli interventi si sono resi necessari perché la struttura presentava qualche problema di deterioramento causato principalmente dall’umidità.

Come spiega il parroco Don Nino Lucidi, « Tutto l’intervento è stato preventivato già da qualche anno, perché la struttura sottostante dell’edificio era pervasa da una grande umidità, in particolare nelle mura laterali interrate» dice il parroco, «Già nel 2005 abbiamo bonificato il lato nord che percorre Via Kennedy, scavando un tunnel per areare la struttura, mentre dieci anni dopo abbiamo lavorato sulla parte sud, nei dintorni del campo di calcio. In questo momento stiamo lavorando sulla parte ovest, ovvero sulla facciata della chiesa, ovvero la porzione  dell’edificio che ha raccolto tutta l’umidità dell’acqua piovana proveniente dalla piazza» dice Don Nino, «Ci auguriamo che la nuova Amministrazione possa provvedere a risolvere questo problema. Alcuni lavori fatti in passato in questa zona, sono stati fatti in maniera frettolosa. Anche le colonne del sagrato mostrano i segni del tempo e anche qui bisognerà intervenire per bonificare e risanare tutto» aggiunge il parroco. Almeno per tutto il periodo estivo, tutte le attività liturgiche si svolgeranno nel teatrino parrocchiale a cui si accede da Via Kennedy e che normalmente è utilizzato per gli spettacoli dei ragazzi . Il locale è stato fornito di 180 posti a sedere che accoglieranno i fedeli per le Sante Messe, ma si può arrivare anche ad una capacità di 200 posti. Anche in questo locale, però, ci sono segni di usura, in particolare sulle colonne. I tecnici hanno effettuato operazioni di carotaggio sul cemento armato della struttura ma Don Nino spiega che anche qui si interverrà per porre rimedio alla situazione. « Chi ha tempo, non aspetti tempo. Bisogna provvedere a tutto questo, perché la chiesa ha 60 anni di vita, ma a settembre dovrebbe tornare tutto alla normalità e nel prossimo mese di ottobre, celebreremo le prime Comunioni nella nostra chiesa» dice Don Nino, « Con le nuove tecniche di costruzione e grazie alle fibre di carbonio, si può prolungare la vita delle strutture. Fortunatamente, il terremoto del 206 non ha fatto molti danni alla nostra chiesa» prosegue il parroco, « I nostri tecnici hanno verificato meticolosamente ogni angolo dell’edificio, rilevando solo alcuni piccoli problemi. Il nostro ingegnere Francesco Trovarelli ha verificato che non vi fossero crepe nell’intera chiesa» dice Don Nino, «Tutto questo è stato realizzato grazie alla generosità dei nostri parrocchiani, grazie alle loro offerte e con il contributo dell’8 per mille. Desidero ringraziare tutte le persone di buona volontà che hanno partecipato» evidenzia il parroco,« La chiesa è la casa comune e luogo d’incontro della comunità ed è importante il contributo di tutti».  Anche le scale del sagrato verranno rinnovate completamente e vedranno nuova luce.

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