La Ciip accoglie le richieste del Comune di Maltignano: lavori su tratti di rete del territorio e casetta dell’acqua a Caselle

MALTIGNANO – Nella recente assemblea della CIIP il sindaco  Armando Falcioni ha portato nuovamente all’attenzione dei presenti i disagi manifestati in questi mesi su alcune utenze del comune di Maltignano relativi all’acqua torbida. La risposta dalla CIIP è arrivata e ha accolto le richieste scritte inoltrate dall’amministrazione comunale. Nel dettaglio gli interventi verteranno sul rifacimento della linea acquedotto dell’anello di Via Lombardia a Caselle, con inizio dei lavori entro il mese di luglio 2020. Seguiranno i rifacimenti dei tratti di rete in Via Sacconi e Viale Abruzzi.

“Entro un anno sarà completata la ristrutturazione dell’adduzione da Castel Trosino  – afferma il sindaco Falcioni – con eliminazione del servizio serbatoio di Maltignano e stazione di pompaggio da Case di Coccia. Tutti questi lavori serviranno per riammodernare o eliminare le strutture più vecchie. Nel frattempo, da circa tre mesi, nei servizi di adduzione di Castel Trosino  il cloro è sostituito da un abbattitore batteriologico a raggi U.V. Inoltre abbiamo specificatamente chiesto una casetta dell’acqua anche per Caselle di Maltignano, simile a quella già in funzione al capoluogo. Possiamo comunicare che la richiesta è  accettata e che il primo sopralluogo tra l’assessore Spurio ed i tecnici della CIIP è avvenuto la scorsa settimana. Pur manifestando soddisfazione per il risultato raggiunto si invita la popolazione a segnalare, preferibilmente al numero verde del CIIP, eventuali ulteriori disagi, anche se l’abbattitore batteriologico menzionato ha già ridotto i fenomeni”.

Il primo cittadino ha avuto un incontro anche con i comitati costituitisi proprio per i disagi legati all’acqua, registrati prevalentemente nei comuni di Ascoli Piceno, Folignano e Maltignano: “Ho esposto loro quale fosse la nostra posizione e le relative richieste. Ho inoltre raccolto preziosi suggerimenti che ho già esternato alla CIIP. Ricordo che il nostro territorio, insieme a quello dei comuni di Ascoli e Folignano, è servito dalle sorgenti di Castel Trosino, nate come pozzi di emergenza” dice Falcioni.

“Il sisma” – continua Falcioni – “ha asciugato la famosa acqua del Pescara che, oltre alla perdurante siccità, ha obbligato il gestore ad intervenire per servire questi tre comuni in maniera costante. In attesa che con il tempo e con ulteriori studi venga ripristinato il flusso della sorgente originaria, la CIIP ha informato che i tre comuni che attingono dai pozzi di Castel Trosino, tra cui il nostro, avranno acqua costante anche in eventuali periodi di razionamento, che si prevedono a breve in caso di ulteriori scarse precipitazioni”.

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