La Lega giovani: “Troppo leggere le punizioni agli aggressori del giovane arbitro”

ASCOLI PICENO – Il movimento giovani della Lega commenta l’aggressione ad un arbitro di calcio di 17 anni della sezione di Ascoli Piceno durante una gara di Terza Categoria, Save the Youths M. Pacini – Real Cuprense del 18/11/2018.

I leghisti mettono evidenza un problema attuale, amplificato dalle vicende degli ultimi giorni, come ha sottolineato il Ministro Matteo Salvini che aveva sottolineato  la grave problematica sociale che affligge il nostro Paese e soprattutto i campi di gioco, utilizzati sempre di più come luogo di sfogo delle difficoltà quotidiane.

“Mi sembra poco opportuno il provvedimento disciplinare inflitto al dirigente addetto agli arbitri della squadra locale (colui che ha aperto i cancelli per sua ammissione) squalificato fino al 04/01/2019, considerando anche la pausa festiva. Tra un mese lo stesso potrà rientrare in qualità di
dirigente, certamente senza poter dare sicurezze al prossimo direttore di gara. Poco adeguata è anche l’ammenda e la squalifica del campo. Condanno espressamente quest’aggressione e ritengo sia opportuno prendere provvedimenti drastici ed esemplari che tutelino gli arbitri in qualunque categoria. In Italia siamo abituati a muoverci soltanto dopo eventi irreparabili. Questa situazione deve cambiare” spiega Alfio Salvatore D’Urso, Responsabile provinciale del Gruppo Giovani.

“Stando alla ricostruzione dei fatti risultante dal referto di gara si prende atto anche della solidarietà dimostrata dalla squadra ospite nell’evitare peggiori conseguenze all’arbitro. Bisogna però rendersi conto che oramai la posizione del direttore di gara si è resa ancora più complicata, soprattutto nel livello dilettantistico, a causa del conflitto di culture sportive diverse dove spesso ci si trova a dover placare gli animi di fronte a “linguaggi incomprensibili” (come si evince dal comunicato del Giudice
Sportivo) che portano soltanto ad incomprensioni reciproche. Basterebbe trovare un linguaggio comune ed evitare gesti inconsulti da parte di tutti” spiega Luca Zippilli, ex arbitro e tesserato Lega.

Giocando nel calcio a 5 e militando da diversi anni nel Campionato UISP, ovvero nel calcio amatoriale, assisto spesso a casi di violenza contro i direttori di gara. Non importa la categoria, che sia UISP, FIGC o CSI; la figura dell’arbitro deve essere sempre rispettata e noi Giovani della Lega ci schiereremo sempre a loro tutela, affinché questo scempio possa finire!” continua poi il Responsabile regionale Giovani Marche, Samuele Sanchioni.

“Presumibilmente dal referto emergono delle chiare responsabilità che portano a dedurre che il colpevole sia riconducibile ad un componente dell’ambiente relativo alla squadra locale. Ambiente che fa riferimento ad un progetto di integrazione sociale e culturale, affinché gli stessi possano
convivere al meglio nel nostro Paese. Ci domandiamo quindi quale sia la reale capacità dei soggetti  che hanno il compito di educare ed integrare queste persone, di poter portare avanti un progetto simile, perché il calcio insieme a tutti gli altri sport deve essere un luogo dove ogni forma di violenza rimanga al di fuori di tutto.” Conclude poi io Commissario Provinciale della Lega Andrea Maria Antonini.


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