La mareggiata distrugge la spiaggia della Sentina. La protesta

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Non ha bisogno di commenti la foto a corredo dell’articolo: la spiaggia antistante la Riserva Regionale della Sentina è stata divorata dalla mareggiata di lunedì scorso. Il mare, addirittura, sta penetrando nella Riserva mettendo a rischio l’avifauna e la flora. L’erosione della costa sta portando alla luce blocchi di cemento che fanno a pugni con la vocazione dell’area. Gli amanti della natura sono soliti fare la passeggiata mattutina sulla spiaggia dell’oasi verde, ma hanno dovuto tornare indietro: dopo l’ultima scogliera a sud non si va avanti, non c’è più spiaggia. L’arenile riappare nei pressi della Torre sul Porto.

“E’ un peccato che nell’oasi naturalistica si facciano interventi migliorativi, spendendo soldi pubblici, quando l’area rischia di essere compromessa dal mare che avanza”. Il gruppo di frequentatori della spiaggia della Sentina ha affidato la protesta a Rossana Portaleone. “Sabato scorso – continua la donna – è stato inaugurato un laghetto per le tartarughe. Un’operazione condivisibile, ma sarebbe più utile in questa fase spendere i soldi per proteggere la Riserva. Si fanno opere all’interno dell’oasi che vengono minacciate dal mare: la politica dovrebbe almeno provare a salvare la Sentina”.

Come si vede nella foto, la palizzata (ridotta ai minimi termini) separa la spiaggia dall’area protetta, eppure di spiaggia non c’è più traccia. Tra l’altro la recinzione è stata realizzata con legno buono, che viene raccolto da terra e portato via da persone che, a quanto pare, lo usano nei loro giardini.

“La Riserva – conclude Portaleone – offre sane possibilità di svago, soprattutto d’estate, come i concertini, l’osservazione delle stelle, l’alba di Ferragosto: se non verranno messe le scogliere per tutelare le dune, i laghetti e la Torre sul Porto potremo perdere tutto”.

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