La Rete degli Studenti Medi: “La sparatoria di Macerata simbolo di discriminazione”

ANCONA – La Rete degli Studenti Medi Marche condanna la sparatoria di Macerata, che, si legge in una nota, è  “Simbolo della più violenta e disumana discriminazione. Più volte abbiamo denunciato i fatti e gli eventi riconducibili a una matrice fascista, soprattutto negli ultimi anni. Infatti il nostro territorio regionale conosce le ripercussioni di un’ideologia riconducibile a quel passato così buio, violento e disumano della nostra storia: l’uccisione di Emmanuel a Luglio del 2016 a Fermo e l’apparizione di svastiche e scritte nazi-fasciste sulla scuola di Pesaro intitolata ad Anna Frank sono solo gli esempi più significativi di questa problematica così radicata. Torniamo a ribadire quanto sia importante contrastare gesti simili e tornare a sensibilizzare la cittadinanza su una tematica evidentemente sentita, come il riproporsi di gesta sempre più forti e sempre più mirate a colpire il pubblico, con il voluto intento di non passare inosservate e di giustificare la violenza fascista.

“Ciò che è successo a Macerata oggi è molto grave”, dichiara Sami Ghanmi, Coordinatore Regionale della Rete degli Studenti Medi Marche. “E’ fondamentale tornare a denunciare atti simili, soprattutto perché ci troviamo a vivere in un momento particolare nella nostra nazione, dove sono tornate alla ribalta discorsi e politiche riconducibili all’ideologia fascista. In casi come questi è quindi imprescindibile tornare a dare un’informazione chiara e corretta sul pericolo delle forze fasciste, senza incitare al panico o all’estremismo. In questo momento storico emerge certamente la necessità di trovare adatte misure di sicurezza per la cittadinanza maceratese colpita dall’evento, ma anche quella di tornare ad informare e a rendere consapevoli sul tema dell’antifascismo, sul rispetto e sull’integrazione.”

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

Spara all'impazzata, arrestato 28enne di estrema destra

Articolo Successivo

Mamma con due figli occupa appartamento Erap in via Gronchi. Ha sfondato la porta