L'Api punge l'Udc sul dopo Bagalini. "Che farà Pellei?"

Pubblichiamo un comunicato stampa di Gianfilippo Fortuna, referente locale di Alleanza per l’Italia (nella foto il fondatore dell’Api, Francesco Rutelli).

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Alla luce delle dimissioni del coordinatore dell’Udc-Popolari-Laici, Fabio Bagalini, con il quale da mesi avevamo avuto un confronto politico ed anche raggiunto un’ipotesi di accordo, volto a favorire in città la formazione di una nuova e piu’ ampia area di centro moderato, sociale, riformista, laica, cattolica.

Un’aggregazione in cui le diversità, il pluralismo ed il confronto siano un valore politico necessario, della mancata attuazione in concreto degli accordi presi, e dell’incertezza che sembra oggi esserci nell’Udc-Popolari-Laici, circa le modalità  e le procedure per l’allargamento degli organi direttivi attuali per la costituenda “nuova casa comune dei moderati “, alternativa sia al centro sinistra che al centro destra.

Tenendo conto anche dell’evoluzione politica che ci vede da tempo attivamente coinvolti con altre forze e liste civiche (lista Calvaresi, Lista Campanelli, Il Delfino, Movimento dei Sambenedettesi, Pli, Pri, etc.), riteniamo ormai maturi i tempi politici per sciogliere da subito le riserve, ove ve ne fossero, e quindi sollecitiamo gli organi referenti dell’Udc-Popolari ed anche il consigliere eletto Domenico Pellei, con il quale non abbiamo mai avuto contatti politici fino ad ora, una chiara definizione dei seguenti punti dirimenti di potenziali equivoci politici per un definitivo accordo politico:

se viene confermata la linea politica fino ad oggi seguita da tale gruppo, da noi condivisa, espressa in primis dall’ex coordinatore Bagalini Fabi;

se viene confermata la volonta’ di un allargamento ed aggregazione verso altre forze e movimento di centro equidistanti sia dal centro sinistra che centrodestra;

se vi è la volontà di condividere le strategie politiche, amministrative e consiliari con pari dignità politica.;

se vi è la volontà di condividere sia un nuovo coordinamento politico costituente sia la figura del coordinatore politico, più rappresentativo della nuova e più vasta area moderata di centro.

Auspichiamo una risposta politica per poter serenamente procedere in concreto e di comune accordo alla fase costituente.

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