Lavoro, tre proposte dei Disoccupati Piceni a Cesare Damiano

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Presso l’Associazione dei Pescatori Sambenedettesi una delegazione dei Disoccupati Piceni ha consegnato al Presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, Cesare Damiano, un documento in cui si suggeriscono e chiedono provvedimenti legislativi nazionali a favore dei cittadini over 50 senza occupazione. La situazione è ancora più drammatica per i genitori separati. L’incontro si è svolto durante la conferenza di Damiano sul tema del lavoro organizzata da Pietro Colonnella.

Il Piceno, è attraversato da una lunghissima crisi iniziata dal lontano 2000. Il territorio, quest’anno è stato dichiarato la provincia con il reddito d’Italia più basso per le aziende private. Un cittadino su tre non lavora ed è senza reddito o con il reddito ai minimi termini. La situazione è particolarmente grave per gli over 50, generalmente coincidente con i padri e madri di famiglia.

“Con il Primo suggerimento, abbiamo chiesto – spiega Luigi Pignoloni dei Disoccupati Piceni –  di concedere ai disoccupati ultracinquantenni, che hanno già versato almeno 30 anni di contributi presso l’Inps, la possibilità di andare in pensione, senza aspettare i fatidici 43 anni contributivi, che sono ora difficilmente raggiungibili con la precarietà del lavoro introdotta dal jobs act. Una specie di prepensionamento. Se un cittadino ha un’età anagrafica superiore ai cinquant’anni, e ha versato per trent’anni i contributi, può chiedere un anticipo
annuale, della somma di contributi versati per vivere.

In pratica, si calcola la somma totale dei contributi versati, ad esempio trecentomila euro e si divide per trent’anni che sono la differenza tra gli anni della cosiddetta “aspettativa di vita”, e l’età anagrafica, ovvero 80 meno 50 uguale 30. Deve essere chiaro che si chiede solo l’anticipo annuale dei propri contributi per vivere con dignità, non l’intera somma di trent’anni di versamenti presso l’Inps”.

Con il secondo suggerimento è stato riferito un caso raccolto in piazza. “Abbiamo conosciuto Massimo – ancora Pignolini – e la consorte Giovanna entrambi disoccupati, coetanei con 59 anni di età, e rispettivamente lui con 38 e lei 27 anni di
versamenti contributivi. Ambedue senza occupazione. Chiediamo la possibilità, di unire gli anni di contributi dei coniugi, in maniera tale che uno dei coniugi raggiunga i 43 anni contributivi per la pensione. In poche parole, la moglie vorrebbe cedere 6 anni
dei propri contributi al consorte che ha versato 38 anni, ma attualmente non sufficienti per la pensione. Ricordiamo tra altro che i lavoratori delle aziende private, solitamente hanno lavorato dalle 40 alle 48 ore settimanali”.

Nel terzo suggerimento, è stato chiesto di ridurre l’orario di lavoro, per aumentare gli occupati. “Si potrebbe iniziare l’esperimento – insiste Pignoloni –  nelle amministrazioni e le aziende partecipate pubbliche. Tutti i posti che si creano devono essere esclusivamente riservati ai componenti delle famiglie dove non ci sono dipendenti Statali. In futuro, sarebbe auspicabile per evitare i cosiddetti “Baroni del posto pubblico”, imporre la regola di un dipendente pubblico massimo per famiglia. Ricordiamo che il migliore ammortizzatore sociale è il lavoro stabile e sicuro”.

“Durante la serata è stato possibile esporre i principali punti indicati nel nostro documento (l’intero atto è visibile sulla nostra pagina facebook), ringraziamo per questo gli organizzatori dell’evento. Abbiamo cercato di sottolineare le nostre proposte
per aiutare gli over 50, spesso padri di famiglia, attualmente senza reddito e occupazione, come la possibilità di usare i propri contributi per sopravvivere.

L’ex Ministro del Lavoro, per questo delicato punto, ci ha risposto la sua contrarietà, proponendo in alternativa, degli incentivi per l’assunzione degli over 50. In ogni caso sono state affrontate varie tematiche, dall’aspetto predatorio della nuova finanza e alla
necessità di rientrare nel decreto Crescita per il Mezzogiorno, al ripristino del modello E 99(misura anticrisi per i disoccupati, esenzione ticket per le analisi strumentali).

Tutti i martedì e venerdì una delegazione dei Disoccupati Piceni è presente in piazza Giorgini, durante lo svolgimento del mercato ambulante.

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