Le conseguenze socio-economiche della crisi sanitaria. Come si affronteranno nel prossimo futuro?

ASCOLI – Le ripercussioni legate all’emergenza sanitaria si protrarranno per lungo tempo e a pagarne il prezzo più salato saranno le categorie più svantaggiate, con conseguenze che saranno chiare anche a livello sociale e su questo lavorano con coraggio le attività del Terzo Settore.

«Un aspetto che a cui dovremo fare fronte sarà aiutare i nostri concittadini in difficoltà nel pagamento di  bollette e affitti delle» dice il presidente del Polo di accoglienza e solidarietà Pino Felicetti, « Ci aspettiamo più persone nei prossimi mesi.  Questo è un rischio  non supportato da dati statistici ma dall’andamento dell’attuale situazione: solo se le attività ripartiranno, questo rischio dovrebbe diminuire» aggiunge Felicetti.

«Proseguiamo il nostro positivo confronto con il Tavolo delle povertà insieme al Comune di Ascoli:  ci sarà un’altra fornitura di buoni pasto, perché il bisogno sicuramente non diminuirà» aggiunge il presidente del Pas, « Vorrei lodare la grande solidarietà degli ascolani  e del settore produttivo locale, da subito attivati per l’emergenza viveri» conclude Felicetti.

 

A sostegno dei più deboli c’è anche  l’Anffas, da quaranta anni in campo per la cura delle persone  con disabilità intellettiva e relazionale.  « Inizialmente non sapevamo come organizzarci, ma poi abbiamo trovato un modo per rimanere vicini ai nostri ragazzi a distanza» spiega Maria Daniela D’Angelo, presidente della sezione ascolana dell’associazione, «Ci siamo incontrati  in videoconferenze dove abbiamo fatto giochi e piccole iniziative. Sicuramente loro sono rimasti molto disorientati da questa situazione: da sempre sono impegnati in attività stimolanti come i lavori con la ceramica, con i quali si sono sempre molto divertiti» spiega la presidente.

«Credo che sarà molto difficile tornare a breve alla normalità: con i nostri ragazzi è molto difficile mantenere il distanziamento sociale e ci vorranno molte precauzioni. Sarà complicato anche trasportarli con il pulmino, perché sarebbero troppo vicini all’interno» aggiunge « Su questo ambito spero che famiglie dei ragazzi possano collaborare, ma ancora tutto è molto incerto. Con il Comune il rapporto è ottimo e il nostro coordinatore, Fernando Spalvieri, sta facendo un grande lavoro di raccordo con tutte le altre realtà cittadine» conclude D’Angelo.

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