Le donne di Italia Viva dicono basta alla violenza di genere

Le donne di Italia viva Piceno in campo contro la violenza sulle donne

“Giuseppina Di Luca, Angelina Salis, Eleonora Di Vicino, e tante altre sono le donne uccise in sette giorni e pensando all’anno scorso la situazione diventa un incubo: 5 vittime in 2 giorni, una ogni 12 ore, sei in una settimana. Donne vittime di fidanzati, compagni, familiari, donne sempre vittime di uomini, donne uccise perché considerate oggetti di proprietà. La violenza sulle donne è un problema culturale, frutto di ignoranza, discriminazione, pregiudizio, omertà ed incapacità d’amare. Queste parole rappresentano l’introduzione di un articolo scritto da Stefania Ascari, avvocato e deputata che lo scorso maggio ha presentato una proposta di legge in materia di educazione affettiva e sessuale: prevenire, educare sin dai banchi di scuola a rispettare le persone, la legalità, il rispetto reciproco, sapersi relazionare nella libertà. Un processo di sensibilizzazione che le Istituzioni devono mettere in pratica, un processo educativo da offrire alle nuove generazioni, ai bambini e gli adolescenti di oggi che domani diventeranno mariti o compagni”

“La Ministra Bonetti di Italia Viva sostiene che la lotta alla violenza passa per “l’empowerment delle donne” e annuncia un pacchetto di misure da portare al Consiglio dei Ministri cui stanno lavorando anche le Ministre Cartabia, Lamorgese e Gelmini, al fine di definire una maggiore protezione delle vittime di violenza che trovano il coraggio di denunciare. Oltre a ciò la Ministra di Italia Viva pensa a misure come il REDDITO DI LIBERTA’ (microcredito di libertà), e in occasione del Consiglio Europeo sottolinea l’impegno del governo italiano ad attuare la Convenzione di Istambul sulla prevenzione e sulla lotta contro la violenza di genere, che oltre a favorire la protezione delle vittime, vuole impedire l’impunità dei colpevoli”

“La misura del Reddito di Libertà è attiva da metà novembre e mette a disposizione un contributo pari a 400 euro/mese per un anno a favore di donne che spesso sono costrette ad allontanarsi da un “tetto pericoloso” e non hanno autonomia finanziaria. Tale misura non è un contributo assistenziale, ma accompagna la donna nella vita lavorativa fuori dalla violenza. Per la prima volta, con un impegno pari a 7 milioni di euro per 3 annualità, si prevedono scelte e risorse strutturali e stabili per le Regioni e per i centri antiviolenza.Come la Ministra Bonetti, sosteniamo che per sradicare un fenomeno così profondo occorra un’azione sistemica, strutturale, che coinvolga tutti i soggetti che nel Paese hanno funzioni strategiche, a partire dalle scuole, alle università, ai media, agli operatori sanitari, alle agenzie formative” concludono

 

Per Italia Viva Picena: Maria Stella Origlia, Emanuela Spadaro, Daniela Bigossi, Katiuscia Chiappini, Claudia Calvaresi, Ada Pozzi, Alfiera Carminucci. Giselda Mancaniello, Sabrina Vinciguerra,Cinzia Quagliarini. Manuela Luciani

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