Licenziato nel 2015 non può curare il tumore del figlio, Usb lancia una raccolta fondi

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MONSAMPOLO DEL TRONTO – Licenziato nel 2015 da una cooperativa che lavorava in un magazzino merci di Monsampolo del Tronto, dal maggio 2017 è senza indennità di disoccupazione e a rischio di sfratto immediato dalla casa in cui vive.

Sposato e con due figli, non sa come sostenere la propria famiglia. Il figlio 21enne ha un tumore maligno e lui non i soldi per curarlo. E’ la storia, raccontata dall’Usb, l’Unione sindacale di base di Ascoli Piceno, di un lavoratore pachistano di 53 anni, Parvaiz Akhtar, che vive in povertà assoluta. L’Usb ha lanciato una raccolta fondi, nell’attesa che il giudice si pronunci nella causa promossa dallo stesso sindacato per ottenere il reintegro sul posto di lavoro dell’operaio.

“Quest’uomo, pur nelle enormi difficoltà in cui si trova – afferma Francesco Bracciani, coordinatore provinciale Usb – ha sempre tenuto un atteggiamento dignitoso e non ha mai chiesto nulla se non di riavere il suo lavoro. Purtroppo però, dopo denunce all’Ispettorato del Lavoro, manifestazioni davanti al Tribunale di Ascoli e quant’altro, non ha ottenuto ancora nulla. E nei giorni scorsi ha dovuto chiedere aiuto per dare da mangiare alla propria famiglia e far curare il figlio a Bologna’”.

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