Lo strano caso di Maltignano: i soldi ci sono, ma non possono essere utilizzati

MALTIGNANO – Un caso più unico che raro ha scombussolato i piani del virtuoso Comune di Maltignano.

A spiegare la vicenda è il sindaco Armando Falcioni: “L’amministrazione ha ereditato dagli anni ’80 ben 19 cause per espropri di vario genere. In questi anni siamo riusciti a sanarne 17, peer le altre due non c’è stata possibilità di estinzione visto che non si è riusciti a transare con il proprietario. Per questo motivo, in attesa della quasi certa sentenza di condanna, il Comune ha iniziato anno dopo anno a mettere da parte del denaro. I sacrifici fatti dai cittadini sono stati tantissimi: l’avanzo complessivo è stato di un milione e 264 mila euro, 840 mila dei quali sarebbero serviti per la sentenza“. 

A questo punto però accade quello che nessuno si sarebbe aspettato: “Corte dei Conti e Revisori dei Conti dicono che tale avanzo non può essere utilizzato perché, per il pareggio di bilancio, l’uscita di denaro è ammessa solo in caso di equivalente entrata. Una vera e propria beffa per un Comune che sarebbe dovuto essere premiato per virtuosità e che invece ora si trova a non poter utilizzare i fondi messi da parte con tanta fatica>, spiega il primo cittadino.

Sulla stessa lunghezza d’onda Roberto De Angelis, sindaco di Cossignano e coordinatore dei piccoli comuni Anci Marche: “Facciamo un appello a Governo e soprattutto Parlamento affinché ci sia un provvedimento urgente per questo caso degno di nota a livello nazionale. C’è in gioco ragionevolezza e buon senso, è un problema non indifferente al quale bisogna trovare al più presto una soluzione”. 

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