Lorenzo Ripani riceve l’Armilla d’oro Picena

ASCOLI PICENO – Anche la città di Ascoli ha voluto omaggiare Lorenzo Ripani, il giovane volontario della Croce Rossa che si è distinto per il suo prezioso aiuto durante i terribili giorni del terremoto che nel 2016 ha colpito il Centro Italia. Dopo aver ricevuto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’attestato d’onore di Alfiere della Repubblica, consegnato lo scorso 12 marzo a lui e ad altri ragazzi protagonisti in positivo della vita sociale, Ascoli gli ha donato l’Armilla Picena, un simbolo che ricorda il fastoso passato della civiltà Picena.

Il premio è stato consegnato dalla neo baby Sindaco, Melissa Ossini. Come ricorda il Sindaco Guido Castelli “Era doveroso dire grazie a Lorenzo perché queste  belle esperienze devono essere da esempio per tutti. Lorenzo ha fatto semplicemente il proprio dovere e meritava di essere riconosciuto, sopratutto se questi gesti producono un contagio positivo che aiuta tutti a migliorarsi. Il buon esempio è l’antidoto alla devianza e alla lacerazione del tessuto giovanile. Inviteremo Lorenzo a testimoniare al nuovo Consiglio Comunale dei ragazzi da poco eletto”. Lo stesso Lorenzo Ripani, molto emozionato, ha ricordato di “Non essere nuovo nel contesto della Croce Rossa perché quasi tutta la mia famiglia ne faceva parte. Il motivo che mi ha spinto ad entrarci era aiutare gli altri ma l’esperienza del terremoto non è stata affatto facile perché ha lasciato una ferita che è ancora aperta in me. Vedere quella distruzione e quelle macerie non fu certamente piacevole e ricordo bene come la popolazione passò quei giorni difficilissimi. Sono molto onorato per questa onorificenza e ringrazio tutti i volontari che rendono migliore questa città” ricorda Lorenzo “È stato bello aiutare i terremotati perché anche soltanto sentirsi dire un grazie o strappare un sorriso per me ha significato molto”.

Il Vescovo Giovanni D’Ercole ha aggiunto che “Come Lorenzo possono esserci tanti che possono dare la vita per gli altri e ciò che conta non è quanto si fa ma come si fa . Stringendo la mano al Presidente della Repubblica è come se lo avessi fatto a tutti gli Italiani e tutto ciò che vale costa sacrificio ma è come un seme che porta un grande frutto”. La mamma di Lorenzo, Marina, ha ricordato che “Quando ci ha telefonato la Presidenza della Repubblica è stata una sorpresa è un onore. Ci sono tante belle persone e bisogna avere fiducia nei giovani”.

“L’opera di Lorenzo è l’opera di tutta la Croce Rossa. Pur essendo giovane ha lavorato in modo silenzioso portando acqua e viveri ai terremotati e aiutando i volontari” dice  la presidente della Croce Rossa di Ascoli Cristiana Biancucci “In Lorenzo riconosco tutti quelli che si adoperano per la collettività”.

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