M5s torna all’attacco: “Niente privati nella sanità”

ASCOLI PICENO – Il Movimento 5 Stelle vuole tenere i fari accesi sulle vicende dell’ospedale unico, una tematica che resta sempre al centro del dibattito politico dell’intera provincia.

Come evidenzia il capogruppo in Consiglio Comunale Giacomo Manni « Noi inorridiamo nel venire a sapere che il privato possa co-finanziare la struttura unica. Non possiamo nemmeno trovare nessun atto ufficiale regionale e, al momento, non c’è nessun metodo e nemmeno il tanto sbandierato piano sanitario» dice Manni  « Come Consulta sulla sanità ancora non sappiamo davvero niente ma poi veniamo a sapere che si parla dei privati. Ribadiamo che la sanità, come altri servizi essenziali non può essere interrotta  e sarebbe interessante conoscere anche i ricavi complessivi  che i privati matureranno nell’affare» evidenzia l’esponente 5 Stelle « Continuiamo ad assistere a uno scenario che vede la politica usufruire di finanziamenti da parte delle aziende sanitarie private per le campagne elettorali, per poi vedere le stesse aziende operare nel territorio. Il sistema deve rimanere pubblico, perché può essere sottoposto ad un controllo, la salute è un interesse collettivo» sottolinea Manni « Faremo un interrogazione attraverso i nostri parlamentari per vedere se la Regione può avere una sola azienda ospedaliera nel Pesarese, mentre nel sud delle Marche no». « Suggeriamo a Ceriscioli di leggere gli atti delle Corti dei Conti in tema di project financing» dice Manni, « Scopriranno come la concessione continua di un bene fondamentale come la concessione continua di un bene prezioso come la sanità ai privati, porta un’emorragia di soldi pubblici e all’incremento incontrollato dei costi». L’attivista Masha Parisciani  aggiunge che  « In Regione nessuno ha menzionato che un emendamento al decreto del 9 febbraio 2017, prevede che vengano sospesi gli effetti della legge Balduzzi nei territori confinanti nel raggio di 30 chilometri dai Comuni del cratere» dice Parisciani « L’emendamento da ossigeno alla Regione, escludendo dunque il Piceno dall’obbligo di applicazione del Balduzzi in tema di presidi ospedalieri di base, primo e secondo livello a causa del sisma. Perché la Regione non ha detto niente su questa vicenda?» dice Parisciani.

Il Consigliere Massimo Tamburri torna, invece sulla vicenda del ritardo dell’erogazione del Contributo di autonoma sistemazione . «Ci arrivano segnalazioni che ci parlano di ritardi di 3-4 mesi che creano anche tensioni con i proprietari degli appartamenti. Mentre stiamo cercando di capire le responsabilità degli enti, abbiamo chiesto a Castelli di fare un regalo di Natale alle famiglie anticipando il pagamento di una mensilità di Cas a dicembre» dice Tamburri, « Castelli era concorde e sta verificando con la Ragioneria comunale se i fondi sono disponibili. Per tanti cittadini in difficoltà, sarebbe un grande aiuto».

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