Macerie sisma, il Tar respinge la sospensiva chiesta dalla Dimensione Scavi

SAN BENEDETTO DEL TRONTO –  Macerie del sisma,  il Tar delle Marche ha respinto la richiesta di sospensiva della ditta Dimensione Scavi Srl. Di conseguenza,  la Provincia di Ascoli Piceno potrà procedere nell’adottare eventuali provvedimenti restrittivi nei confronti dell’azienda di via Val Tiberina, qualora dovessero sussistere le condizioni.
In parole semplici: la Provincia aveva sospeso, all’impianto dislocato nel quartiere Agraria, l’autorizzazione per la messa in riserva e trattamento delle macerie del terremto, in quanto era stata trovata una quantità superiore di materiale rispetto a quello autorizzato. La Dimensione Scavi si è quindi messa in regola e la Provincia ha dovuto concedere di nuovo l’autorizzazione. Ma nel provvedimento, l’ente guidato da Paolo D’Erasmo si riservava “ulteriori eventuali determinazioni all’esito delle valutazioni chieste all’Arpam (al momento non pervenute e che dovranno, nel caso, essere oggetto di rituale impugnazione)”.
La Dimensione Scavi ha impugnato l’atto per chiedere al Tar di stoppare le “ulteriori determinazioni”. Il Tribunale amministrativo di Ancona ha respinto l’istanza cautelare. Ora deve fissare l’udienza per entrare nel merito della querelle.
La Dimensione Scavi è stata  difesa dagli avvocati Gabriella Ceneri e Paolo Lori. La Provincia dal legale Massimo Ortenzi.
“E’ la seconda volta – afferma l’avvocato Ortenzi – che il Tar respinge la richiesta di sospensiva. C’è soddisfazione da parte della Provincia di Ascoli Piceno, che anche in questa fase cautelare ha operato  in maniera corretta, come dimostrato dall’ordinanza”.
La Dimensione Scavi dovrà risarcire alla Provincia 500 euro di spese legali.

 

 

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