Maltignano, si è insediata la nuova Giunta Falcioni

MALTIGNANO – Si è insediato il nuovo Consiglio Comunale di Maltignano. Secondo mandato consecutivo per il sindaco Armando Falcioni, alla sua quarta esperienza da primo cittadino. Dieci i rappresentanti della lista Democrazia e Trasparenza, essendo lista unica, che avranno l’onore e l’onere di amministrare Maltignano.

Tanti i punti toccati durante il Consiglio Comunale, che ha visto la partecipazione anche di diversi cittadini, tra i quali la composizione della nuova giunta che sarà formata da Monica Mancini Cilla, che ricoprirà anche il ruolo di vicesindaco e da Fausto Spurio.

A Fausto Spurio, confermato, vanno deleghe importanti tra le quali edilizia pubblica e privata, ambiente, protezione civile e verde pubblico. A Monica Mancini Cilla le tematiche delle politiche sociali, i trasporti, cultura e turismo. Il buon lavoro svolto soprattutto in termini di bilancio nella passata legislatura da Claudio Flamini non poteva essere dimenticato, tanto che il primo cittadino maltignanese si è svestito della carica di presidente del Consiglio Comunale individuando in Flamini, che avrà anche deleghe di rilievo come bilancio e ricostruzione, la persona indicata per ricoprire tale carica.

“Per forza di cose ho dovuto scegliere due membri della giunta – ha affermato nel suo discorso iniziale Falcioni – e compatibilmente con la modifica dello statuto, anche la figura del presidente del Consiglio, perchè è giusto che il sindaco si spogli, soprattutto per uno come me di lungo corso, dal ruolo e dal prestigio per coinvolgere un consigliere che sarà a capo di questo Consiglio”. Poi il messaggio rivolto a tutti gli altri consiglieri, a cui sono state assegnate specifiche deleghe: “Sappiate che la vostra attività o di giunta o di consiglio sarà un assegno in bianco che vi consegno e che potrete riempire con la massima fiducia, conscio delle vostre capacità, senso civico e del dovere. Vi chiedo maggior impegno e maggiore consapevolezza, ma non ho dubbi che non l’abbiate, e grande concentrazione in questi cinque anni dove dovremo dimostrare di essere chiarissima maggioranza del nostro paese, anzi come detto l’unica maggioranza, ma dovremo essere molto attenti ad essere anche minoranza della nostra comunità, di non lasciarci cullare dal fatto di avere un consenso oserei dire quasi unanime. E’ questo il primo appello e la prima promessa che mi sento di affermare di fronte a primo Consiglio Comunale. Un Consiglio, ribadisco, costruito senza imposizioni, senza collegamenti partitici, senza trasversalità, senza alcun accordo. Un consiglio costruito su rapporti personali, di fiducia, su reciproca stima, in alcuni casi anche da profonda amicizia.”

Il sindaco ha annunciato anche le future deleghe ai consiglieri: Claudio Flamini si occuperà di bilancio, tributi e ricostruzione, Ettore Ballatori di edilizia privata e pubblica, Federica Filiaggi, nominata capogruppo di maggioranza, confermata alla cultura, turismo ed associazioni, Daniela Merlonghi alla scuola e alle pari opportunità e Francesco Lisso alle politiche attive per il lavoro. Per i nuovi consiglieri delega allo sport affidata a Fabio Nazzari, che curerà anche i rapporti con la stampa, mentre si occuperà di politiche giovanili Carla Soletti. La comunicazione istituzionale e social sarà gestita da Michela Leodori.

“Siamo consapevoli che il cittadino non vuole solo le grandi opere pubbliche – sottolinea il primo cittadino maltignanese – ma anche un appiglio, una parola, un minuto di ascolto, una risposta pronta, un sorriso, due parole di conforto, una rassicurazione. Ricordiamoci che noi non ricopriamo un incarico dirigenziale, noi non siamo gli amministratori delegati di una società, noi siamo i primi amici, confidenti, assistenti sociali, consultori, spesso l’ultima spalla dove versare le lacrime, l’unico campanello da suonare”.

“Per ultimo – conclude Falcioni – un caldo abbraccio a tutti i cittadini di Maltignano, che meriteranno un’amministrazione efficiente e soprattutto unita e solidale. Sarà il primo segreto di questa cavalcata di questi cinque anni che certamente serviranno per cambiare in meglio un paese che non sarà quello sognato nelle favole ma quella comunità dove il senso di famiglia ci farà apprezzare quell’incanto di vivere in un piccolo borgo, dove tutti si conoscono, dove riconosci i profumi, i suoni, i colori e che non cambieresti con nessun posto al mondo”.

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