Marina di Sotto, un muretto ostacola la futura pista ciclabile?

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Marina di Sotto avrebbe bisogno di un progetto serio di pista ciclabile. Di più: la pista è prevista, ma a detta del comitato di quartiere, un muretto lungo la ferrovia rischierebbe di ostacolarne la realizzazione.

A parlare è Alfredo Isopi: «Il piano particolareggiato prevede proprio la creazione di un tratto di pista da Via del Caravaggio, una perpendicolare di Viale dello Sport – dice il presidente di comitato di quartiere – la pista poi attraverserebbe il viale verso est e ne diverrebbe una “parallela”, costeggiando la ferrovia».

Un progetto che vorrebbe trasformare questa parte del quartiere in un biglietto da visita “green” per chi è uscito dalla sopraelevata. Tanto più che l’ipotetica pista ciclabile si collegherebbe con Via Volta attraverso due pontini attualmente chiusi, abbattendo la “barriera” ferroviaria che divide il quartiere dal mare. «In questo momento noi residenti e i turisti siamo costretti ad aggirare il tracciato su rotaia passando per Via Virgilio o per Via Voltattorni – spiega ancora Isopi – non proprio il massimo della comodità».

La pista ciclabile attraverserebbe Viale dello Sport per proseguire verso nord costeggiando la ferrovia

Ora, però, per alcune decine di metri i lottizzanti di Viale dello Sport hanno costruito un muretto di separazione con la ferrovia: si tratta di una barriera di delimitazione dei parcheggi a servizio di alcuni alberghi. «C’è abbastanza spazio per la pista ciclabile? – chiede quindi il presidente di comitato – Perché il comune ha permesso la costruzione di quel muro? A me sembra che faccia ostruzione».

Il muretto della discordia

Non è tutto. Tra le richieste del comitato di quartiere c’è anche l’ubicazione di un parco pubblico. L’area ci sarebbe: secondo il piano particolareggiato, tra Via Lombroso e Viale dello Sport verrà fatta una rotatoria, già pomo della discordia tra i residenti. A est ed ovest della futura rotonda rimangono circa 1800 metri quadri di spazio utilizzabile, con destinazione parcheggi. Il punto è che, secondo i tecnici, quei parcheggi sarebbero “fittizi”, per la presenza di tombini di controllo della vasca di sollevamento acque. Praticamente, queste botole dovrebbero essere sgombrate dei veicoli ogni volta che se ne rendesse bisogno.

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