Montemonaco, l'opposizione attacca: "Che fine hanno fatto le donazioni?"

Da quando il terremoto del 30 ottobre ha messo a dura prova i sibillini si moltiplicano gare di solidarietà per portare aiuti ai cittadini colpiti dal sisma.

“Nonostante le numerose reti di solidarietà che si sono attivate per la raccolta fondi e beni di ogni genere, ai cittadini di Montemonaco non è dato sapere-  spiega il capogruppo di opposizione Francesca Grilli- gli importi delle donazioni ricevute né gli stessi benefattori. Eppure la legge impone al Sindaco precisi doveri che gli discendono dalla carica che riveste e dalla legge che lo guida. Una fra tutte la legge sulla trasparenza che obbliga i comuni a pubblicare tutti gli atti, le informazioni, i documenti, i dati concernenti l’organizzazione e l’attività delle pubbliche amministrazioni. Non può il Sindaco di Montemonaco rispondere che non ha avuto tempo, che il sito istituzionale è fuori uso. I cittadini non sono dei visionari, non scambiano il pellett con crocchette per cani e neanche credono alle favole, tacciono, ma sono arrabbiati! Si vocifera che sono stati donati ai cittadini di Montemonaco oltre centomila euro”.

“Qualche giorno fa dalle foto postate sui social abbiamo appreso che una delegazione di 10 sindaci partiti dalla provincia di Verona è arrivata in paese per consegnare un assegno di 10 mila euro e a riceverli né il sindaco, né la vice sindaco, né i cittadini per la dovuta accoglienza, ma un assessore e un consigliere in rappresentanza di un’intera collettività: una vergogna – continua l’opposizione – Dalla stampa veniamo a conoscenza dei 35 mila euro- che poi sarebbero arrivati a 50 mila- raccolti dal Comune di Barberino Val d’Elsa con il quale siamo gemellati. Sempre dai social scopriamo che la vice sindaco  la scorsa settimana è stata ospite d’onore in provincia di Padova per ringraziare il Sindaco di Cassola per i 6420 euro che erano stati  donati a settembre come contributo  per l’acquisto di un impianto per la macellazione. Un  sacrificio che ne è valsa la pena fare ma che lascia il cittadino con un forte dubbio: se gli importi delle donazioni non vengono pubblicati come la legge impone; se i cittadini non sono mai stati coinvolti neanche per ringraziare quanti si sono prodigati per loro, come dovuto, che fine hanno fatto questi soldi? Perché il Sindaco Corbelli non si comporta come i sindaci di Arquata e Amatrice che hanno via via pubblicato nel sito istituzionale dei loro Comuni gli elenchi delle donazioni ricevute per la solidarietà a seguito degli eventi sismici?”

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“A nulla valgono le tante interrogazioni e segnalazioni della minoranza anzi, per i nostri amministratori diventano spesso oggetto per sminuire chi si è preso l’impegno e l’incarico di dare un senso positivo alle denunce di tutto ciò che testimonia il pressappochismo e la mancanza di informazione e trasparenza – conclude Grilli – I cittadini  di Montemonaco non sono fantasmi in cerca di identità, sono persone vere che hanno il diritto di sapere quanti soldi sono arrivati, da chi, e soprattutto come questi soldi verranno utilizzati dal momento in cui sono stati donati ai cittadini e non al Sindaco e affini”.

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