Montemonaco, "ritardi nell'erogazione dei contributi CAS"

Montemonaco, una comunità di donne e uomini che la violenza del sisma non è riuscita a cancellare, poiché forte è l’attaccamento al paese da superare la paura. Una comunità che vive e lavora e chiede di essere artefice del proprio futuro.

“Una comunità arrabbiata per i ritardi che ci sono stati nell’erogazione dei contributi autonomi di sistemazione da parte dell’amministrazione comunale di circa 2 mesi rispetto a quanto previsto dalle ordinanze della Protezione Civile -dice il gruppo consiliare di minoranza Patto per il Cambiamento – in pratica il Comune ha speso quattro mesi –da novembre a febbraio-per fare il conto di quanti sono i beneficiari del CAS. Rabbia e sdegno di quei cittadini con casa inagibile a cui non è stata riconosciuta l’autonoma sistemazione. E’ vero che il comune è tenuto ad effettuare i controlli nei casi in cui sorgono dubbi come è vero che Montemonaco è a circa mille metri, soggetto a grandi nevicate nel periodo invernale, e che diverse sono le persone residenti a Montemonaco che avendo il lavoro a 50 -60 km di distanza, sono costrette a trovare un punto di appoggio in città. Perché scomodare la Procura quando la materia è già regolata dai decreti CAS del Capo della Protezione Civile? Eccesso di zelo da parte del Sindaco? Come mai, allora, la stessa indagine il Sindaco non l’ha svolta in campagna elettorale con le residenze fittizie? Passare da 610 residenti prima del terremoto a 250 residenti attuali dovrebbe far riflettere questa amministrazione e ripensare agli errori fatti, alle scelte improvvisate, alle risposte che non sono state date”.

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“Oggi il Sindaco pensa al futuro prevedendo la possibilità di acquistare case invendute a prezzi vantaggiosi per le giovani coppie che nel frattempo hanno iniziato una nuova vita altrove. Sanno bene i cittadini di Montemonaco da quanto tempo aspettano le case popolari, conoscono a menadito la politica delle promesse – continua l’opposizione – Piuttosto si proceda alla messa in sicurezza di edifici, strade e sentieri. Diciamo pure che la pausa di riflessione dell’Amministrazione Comunale arriva con molto ritardo: lo spopolamento era un fattore di rischio, già prima del terremoto. Siamo, però, consapevoli che Montemonaco non ha nulla da invidiare a nessuno, le nostre montagne, il paesaggio, l’ospitalità di chi ci vive, presto saranno meta di tanti turisti come in passato, perché la montagna appartiene a tutti, ai residenti, a chi vive in città o lungo la costa, ma siamo responsabilmente preoccupati nel verificare come, in questo momento, l’Amministrazione Comunale brancoli nel buio. Siamo convinti e preoccupati che i problemi di oggi continueranno a rimanere irrisolti. L’arroganza e la presunzione di poter agire senza l’aiuto dei cittadini sono sotto gli occhi di tutti oramai da circa 7 anni. Nulla di più di quanto non abbiano fatto durante tutto questo tempo sono in grado di fare oggi con la ricostruzione”.

“Per il bene del nostro territorio lotteremo fino in fondo affinché ci sia trasparenza e coinvolgimento di tutti i cittadini e di tutte le forze politiche e sociali del nostro territorio – ha dichiarato il gruppo – Diversamente sarebbe opportuno che questa maggioranza e questa amministrazione trovassero il coraggio di andarsene a casa o quantomeno farsi affiancare da un commissario competente, affinché Montemonaco non diventi realmente un paese di fantasmi”.

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