Muore al Parco Wojtyla Giovanni Battista Perotti, salvò il verde dal cemento

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – E’ morto lunedì sera durante una riunione al Parco Wojtyla (nella foto l’ingresso). Ha accusato un malore e si è accasciato facendo presagire qualcosa di irreparabile. I sanitari del 118 giunti sul posto hanno tentato di rianimarlo ma non c’è stato nulla da fare. A quanto pare il decesso è stato causato da un infarto. Ha destato profondo cordoglio in città l’improvvisa scomparsa di Giovanni Battista Perotti, 65 anni, per gli amici semplicemente “Battì”.

Fu eletto consigliere comunale nel 1978 nella civica A Sinistra per l’Opposizione (Aspo) durante il primo mandato del sindaco Bernardo Speca. Una lista in cui si candidarono Gino Troli (poi assessore regionale), Francesco Vagnoni (poi sindacalista Cgil), Settimio Capriotti (assessore nella giunta Gaspari), Giustino Zazzetta, Antonio Falaschetti, Franco Capriotti e il collega Pasquale Bergamaschi.

Nel 1993 di nuovo candidato nella civica del candidato sindaco Algeo Marcozzi, Insieme per San Benedetto, non risultando eletto.

Giovanni Battista Perotti fu tra i fondatori dell’Associazione Cittadini Insieme. Condusse battaglie contro la lottizzazione delle aree verdi, salvandole dalla cementificazione selvaggia.  Creò, ed è ha gestito fino alla morte, il Parco di via Montello e il Parco Formentini. In via Montello diede vita a “Lu Fusse dei Fenare” (il Fosso dei Funai). Era presidente dell’Associazione Fiore.

Lascia la moglie Rosanna Listrani e la figlia Anita Perotti.

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