Muzi (FI): "La stazione ferroviaria retrocessa per colpa del centrosinistra"

Contro i tagli alle fermate dell’alta velocità alla stazione di San Benedetto del Tronto scende in campo Forza Italia. Oggi (mercoledì 15 febbraio) si è svolta la conferenza stampa degli azzurri leggi articolo
In apertura Stefano Muzi ha ringraziato Piero Celani “per essere venuto al Comune con una proposta concreta e non con iniziative autoreferenziali come la presentazione di un libro”

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “La spoliazione ed il depauperamento dello scalo ferroviario di San Benedetto, che rappresenta un punto di riferimento fondamentale per pendolari, studenti e viaggiatori di decine comuni rivieraschi – l’attacco di Stefano Muzi – e dell’entroterra piceno, hanno origine già dal lontano 13 dicembre 2009, quando Trenitalia annunciò la soppressione del 90% delle fermate di treni Eurostar ed Intercity alla stazione di San Benedetto del Tronto. Si passò dalle quattordici fermate giornaliere alle due, declassando di fatto un nodo strategico per i collegamenti nord-sud sull’asse costiero adriatico.

Le responsabilità politiche di tale situazione sono ascrivibili a chi ha amministrato la città nell’ultimo decennio e non certo negli ultimi sette mesi, in cui per svariate situazioni, tra cui la riqualificazione dell’ex Cinema delle Palme di via Gramsci, si è istituito un tavolo di consultazione tra l’ente comunale e le Ferrovie dello Stato. Numerosi sono stati gli impegni che l’amministrazione comunale precedente non è riuscita a concretizzare. Prendendo a riferimento la riunione di mercoledì 22 aprile 2009 tra il sindaco dell’epoca Gaspari ed un paio di assessori, con alcuni esponenti del gruppo Ferrovie Italia, emergono alcuni progetti che ad oggi non hanno ancora visto la luce”.

Muzi rispolvera quanto si disse otto anni fa:  “Sottopasso ciclo-pedonale sul ponte ferroviario del Torrente Albula (pista ciclabile da Via Piemonte Nord a Palazzina Azzurra, 500mila euro), sistemazione di un’area per autostazione ex scalo merci di San Ben (gestione Multiservizi, proprietà gruppo Ferrovie)”. L’appunto di Muzi:  “Non vi è ancora un luogo deputato a stazione degli autobus, che purtroppo si accalcano in via Gramsci”.

E ancora. “Il 22 aprile 2009 si parlò di regimentazione idraulica ai fini della riperimetrazione, prevista dal PAI (Piano Assetto Idrogeologico). Con il tempo e l’imponente opera di urbanizzazione che ha interessato San Benedetto ha portato alla chiusura di molti fossi. Sarebbe stata necessaria la sistemazione degli sbocchi lato mare di tutti i ponticelli delle Ferrovie dello Stato”.

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