Nel Piceno aumentano gli infortuni sul lavoro

ASCOLI – Nel piceno aumentano le denunce per infortuni sui luoghi di lavoro. Si è passati, infatti dai 2333 del 2018 ai 2697 del 2019, ovvero 64 in più. I casi mortali sono passati dai 2 del 2018 ai 5 del 2019. Calano, invece le malattie professionali:  nel 2018 erano 959 mentre nel 2019 erano 759.

“I dati illustrati confermano, purtroppo, il trend negativo per gli infortuni sul lavoro. Tanti sono gli sforzi dei soggetti interessati per arginare questo problema ma ancora insufficienti. Circa gli infortuni mortali nella regione, si evidenzia un forte è l’incremento poichè da 22 si è passati a 33 morti sul lavoro ovvero con un incremento percentuale del 150%” dice Guido Bianchini della Uil.

“Tali dati sono provvisori e il loro confronto richiede cautele, in particolare rispetto all’andamento degli infortuni con esito mortale. Sarà quindi necessario attendere il consolidamento dei dati dell’intero 2019, con la conclusione dell’iter amministrativo e sanitario relativo a ogni denuncia” prosegue Bianchini.

“Servono più controlli implementando il numero delle aziende e dei cantieri ispezionati (i controlli dell’ASUR ha riguardato solo il 5% delle imprese e l’8,5% dei cantieri); investimenti adeguati, non solo pubblici, per garantire prevenzione e sicurezza su tutti i luoghi di lavoro; integrazione, coordinamento e sinergia tra i SPSAL, l’INAIL, l’Ispettorato del Lavoro, nonché con coloro che hanno competenze tecniche ed esperienze utili (ARPAM e le Università). Inoltre c’è il tema della ricostruzione post sisma con interventi Straordinari. Per questo aspetto occorrono figure specifiche, tecniche e multidisciplinari, per le attività ispettive e di prevenzione. Particolare attenzione deve essere riposta agli appalti e subappalti. Infine leggendo i dati risultano evidenti gli infortuni di lavoratori giovani, anziani e immigranti, questo a causa di un mercato del lavoro precario, instabile o senza formazione adeguata nonché per lavoratori di età avanzata costretti al lavoro per il rinvio dei tempi della pensione. Spesso ci commuoviamo di fronte alle tragedie di infortuni che accadono” conclude Bianchini.

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