Nell’era della didattica a distanza come si svolgono le attività che si possono fare solo in presenza?

ASCOLI -La didattica a distanza è tornata nelle scuole superiori, ma sul campo resta una problematica. Come fare le prove scritte a distanza per valutare la preparazione degli studenti?

Il dirigente del Liceo “Stabili- Trebbiani” Arturo Verna aggiunge che «Io ero favorevole a fare i compiti in classe e avevo anche convocato i consigli di classe per organizzare le verifiche: era la cosa più logica» spiega « Quello che manca nella didattica a distanza, oltre che l’aspetto relazionale, sono proprio le verifiche in forma scritta. Quelle orali possono essere fatte a distanza, ma quelle scritte si possono fare solo in presenza. Si potevano fare a turno» dice Verna «Con le prove scritte avremmo chiuso il cerchio e i ragazzi non perderebbero nulla» spiega.

« La questione è semplice: le prove scritte non sono più previste in presenza, mentre sui laboratori affronteremo la questione con i docenti ma ancora non abbiamo deciso» dice il dirigente del “Mazzocchi-Umberto I” Nazario D’Amato « Il Dpcm ci offre questa possibilità, ma dobbiamo ancora valutare tutti gli aspetti».

«Nell’immediato non è possibile far frequentare i ragazzi perché bisogna riformulare l’orario solo per i laboratori e c’è bisogno di tempo, poi cercheremo di attivare tutte le attività a scuola compatibilmente con le disposizioni degli organi superiori» aggiunge il dirigente del “Fermi-Sacconi-Ceci” Ado Evangelisti.

«Ogni classe rientra in aula una volta a settimana per fare tutti i laboratori perché i laboratori di cucina, accoglienza, sala e vendita possono essere accorpati secondo il protocollo di sicurezza ma con una riduzione dell’attività» spiega la dirigente dell’Agrario-Alberghiero “Ulpiani” Rosanna Moretti.

«All’Agrario stiamo facendo anche i P.c.t.o (ex- alternanza scuola-lavoro, ndr) per le seconde e terze con la potatura delle olive e quest’attività è consentita visto che si svolge all’aria aperta. Anche le verifiche scritte dovranno essere fatte online, ma per modificare l’orario ci vogliono giorni, ma noi abbiamo avuto a disposizione solo un pomeriggio» dice la dirigente «Noi abbiamo i laboratori all’aperto e in questo siamo avvantaggiati e dove i rischi sono minori»

 

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