L’Usb replica a Milani: “La sua lettera è un’offesa sul piano umano e professionale”

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ASCOLI – “La lettera che il Direttore Milani ha indirizzato a tutti gli operatori della sanità del Piceno è un’autentica offesa sul piano umano e professionale. A otto mesi dall’inizio dell’emergenza non c’è nessun serio provvedimento per porre rimedio alle gravi lacune emerse nel sistema sanitario dell’Area Vasta 5; nessun aumento sostanziale dell’organico con assunzioni stabili; nessun aumento reale di posti letto, anzi si sono chiusi da inizio emergenza interi reparti; carenti nuovi posti di terapia intensiva; nessun efficace potenziamento dei servizi territoriali”. Lo dice l’Usb.

“Una lettera, tante parole inutili e demagogiche ma, soprattutto, vuote.Proprio le parole che i lavoratori della Sanità non avrebbero voluto sentire e di sicuro non meritano.I lavoratori aspettavano che venisse loro comunicato l’arrivo immediato di personale sanitario in grado di alleviare le croniche carenze d’organico nonché il ritiro del blocco delle ferie e dei congedi, la riapertura dei reparti chiusi, l’attivazione di ospedale Covid a Sbt e no Covid in AP per tentare di fermare i numerosi contagi tra personale sanitario nelle due strutture. Non aver messo mano incisivamente ai percorsi separati che il Ministero della Sanità ha indicato da 6 mesi, potrebbe aver determinato probabili contagi tra utenza e operatori sanitari. La smentita della decisione RSA Covid a Ripatransone, da USB non condivisa e decisa senza che ai lavoratori venisse comunicato nulla” spiega il sindacato.

“Lavoratrici e lavoratori si attendevano nelle lettera finalmente l’accoglimento delle richieste di USB e della RSU come ad esempio il pagamento dell’indennità malattie infettive a tutto il personale sanitario e non che è stato ed è in contatto con utenza, il  pagamento del premio Covid tanto propagandato, il rispetto dei diritti Contrattuali, ad esempio  il riconoscimento del tempo vestizione/svestizione, il buono pasto, definitiva conclusione e rispetto della Mobilità Interna o la pubblicazione, che attendono da un anno, dei lavoratori che hanno diritto al passaggio economico orizzontale con i dovuti arretrati  E invece nulla di tutto questo! Solo parole vuote che hanno tolto il fiato ai lavoratori esausti arrabbiati oramai sfiniti e sfiduciati ma che non smettono di lottare e di chiedere Sanità pubblica assunzioni stabili” dice Usb.

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