Notte brava in via Volturno. Filippini: "Siamo nel bronx"

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un portone sfondato e una casa occupata da uno sconosciuto in via Volturno, a due passi dall’isola pedonale di viale Moretti. Una notte come tante altre nei weekend, di quelle  che mettono a dura prova il sistema nervoso dei residenti. Questa volta il teppismo ha avuto connotati “originali”, perché la memoria d’uomo non ricorda notti della “movida” in cui qualcuno si sia barricato nella camera da letto di un privato per consumare, probabilmente, una dose di droga. Gli episodi sono stati due e distinti, in via Volturno: in una casa è stato sfondato il portone, un’altra è stata occupata.


Sul pavimento della camera da letto ha lasciato una macchia di sangue

A proposito di “movida”: è ora di cambiare termine ad un fenomeno che ha poco a che fare con situazioni e ambienti piacevolmente movimentati. Qui di piacevole non c’è un bel niente: è teppismo o, semplicemente, disagio sociale.

L’uomo si è barricato nell’appartamento vuoto ed è andato in camera da letto. La proprietaria è tornata di gran carriera, avvisata dai vicini che avevano sentito rumori sospetti.

Dopo una serie di tentativi di entrare in casa, da parte di un gruppetto di vicini e parenti, la signora è riuscita a riprenderne possesso, mentre lo sconosciuto si dileguava dall’altra uscita in via Aspromonte.

“Continuo a ripetere al sindaco – lamenta Giovanni Filippini, presidente del quartiere Marina Centro –  che le telecamere non le devono mettere al centro, ma nelle vie limitrofe. Piunti dice che questa zona non è il bronx, ma non è confortato dai fatti”.

 

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