Nuove imprese nelle Marche: solo 43 su 100 resistono dopo 5 anni

Cala il tasso di sopravvivenza delle nuove imprese nelle Marche. Sono solo 43 su 100 quelle che resistono dopo cinque anni di attività.

A frenarle la burocrazia e la carenza infrastrutturale regionale. Secondo dati Infocamere, diffusi dalla Cna Marche, negli ultimi dieci anni le imprese giovanili marchigiane under 35 sono scese dalle 18.458 del 2011 alle 12.201 di quest’anno con una perdita di 6.257 (-33,9%). Malgrado le difficoltà, lo scorso anno il 7,5% delle imprese marchigiane ha investito in Ricerca & Sviluppo mentre il 7,9% ha investito in tecnologie Ict. Inoltre il 37% delle imprese regionali è intenzionato a utilizzare in futuro i finanziamenti europei e i bandi della Regione, ma chiede semplificazione e assistenza tecnica. Questi alcuni dati presentanti durante il Premio Cambiamenti 2021 che ha visto la Cna Marche selezionare 46 imprese tra le 30.727 che hanno iniziato l’attività negli ultimi quattro anni, di cui 6.389 nei primi nove mesi del 2021.

Due terzi delle imprese selezionate operano nel terziario, ma non mancano quelle che operano nel manifatturiero, nell’alimentare e nella wellness economy, fino ad arrivare a start up che utilizzano l’intelligenza artificiale.

Ad aggiudicarsi il primo premio, la start up e spin off dell’Università Politecnica delle Marche, AIDAPT srl che si occupa di telemedicina, con l’obiettivo di realizzare un sistema che monitori in maniera oggettiva, non invasiva e da remoto, la progressione della disartria nei pazienti affetti da malattie neurologiche. Al secondo posto si è classificata Etico Sartoria Marchigiana, di Macerata, che produce abiti con tessuti certificati 100% naturali e tinti artigianalmente con materiale vegetale. Terza BigLab, una giovane impresa pesarese che offre servizi per mettere in contatto le aziende che hanno necessità di investire in R&D, ma hanno pochi fondi, con le università che hanno strumentazione, personale e competenze adeguate.

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