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Orientamento al lavoro, le imprese CNA della meccanica incontrano gli studenti dell’Iis “Fermi-Sacconi-Ceci”
Prosegue l’impegno della CNA di Ascoli Piceno fra i banchi di scuola per favorire il confronto tra le nuove generazioni e le opportunità del mondo del lavoro.
Una delegazione di imprese della CNA di Ascoli Piceno attive nel campo della meccanica ha fatto visita ai ragazzi dell’Iis “Fermi-Sacconi-Ceci” di Ascoli in occasione della Giornata di Orientamento al lavoro, promossa dalla scuola ascolana in collaborazione con Sviluppo Lavoro Italia, il Centro per l’Impiego di Ascoli e le associazioni di categoria – tra cui CNA – più rappresentative del territorio.
Per l’occasione, il plesso di viale della Repubblica ha fatto da cornice a una proficua mattinata di confronto tra gli studenti e alcuni rappresentanti del mondo delle imprese, che ancora una volta hanno aderito con entusiasmo all’invito condividendo con i più giovani esperienze e consigli utili all’inserimento nel mondo del lavoro.
Accompagnati dalla responsabile CNA Produzione Ascoli Piceno Irene Cicchiello, gli imprenditori CNA hanno preso parte a una serie di colloqui individuali con gli studenti, conoscendo più da vicino i loro profili professionali e valutando insieme le opportunità occupazionali a disposizione una volta concluso il percorso di studi.
Sulla scia del lavoro svolto negli ultimi anni in collaborazione con le imprese e gli istituti scolastici del territorio, i colloqui della mattinata hanno offerto ai ragazzi l’opportunità di presentare alle aziende le competenze e le aspettative maturate a scuola, in attesa di mettersi in gioco sul piano professionale attraverso dei percorsi dedicati di stage, tirocinio e apprendistato in azienda.
Al termine di un confronto diretto con giovani motivati e con le idee chiare, gli imprenditori del territorio hanno infatti espresso grande soddisfazione per la buona riuscita dell’incontro, manifestando la volontà di approfondire il rapporto con gli studenti direttamente all’interno di strutture aziendali all’avanguardia e determinate, già da qualche anno, a investire anche sul piano del welfare aziendale, offrendo sostegno e importanti benefit sul piano economico e sociale ai propri collaboratori.
«Grazie alla disponibilità e alla preziosa sinergia messa in campo dagli istituti scolastici e dagli imprenditori del territorio, l’obiettivo dell’associazione è consolidare il legame tra il mondo della scuola e quella del lavoro, riducendo il gap tra domanda e offerta occupazionale – dichiara Irene Cicchiello – Il sistema scolastico professionale consente allo studente di acquisire delle competenze specifiche che ad oggi risultano particolarmente richieste dalle imprese del territorio, nel settore della meccanica e non solo.
Incontri proficui come quello di questa mattina contribuiscono ad allineare sempre di più la proposta formativa degli istituti scolastici alle esigenze espresse dal tessuto imprenditoriale locale, che tra qualche anno potrà raccoglierne i frutti e contare su risorse preparate e pronte ad affrontare le sfide del mondo del lavoro».
«L’incontro di oggi rientra in un ciclo di iniziative che abbiamo intrapreso ormai da qualche mese, sia a livello nazionale che regionale – commenta Cesare Gabrielli di Sviluppo Lavoro Italia – In particolare, gli eventi promossi nel Piceno stanno registrando un notevole coinvolgimento, frutto di un grande lavoro di rete tra pubblico e privato. I risultati non tardano ad arrivare, come confermato dai questionari di valutazione somministrati al termine dell’esperienza, che rilevano un grande entusiasmo da parte di studenti e imprenditori».
«Portando in classe risorse ed esempi concreti, le imprese contribuiscono a orientare gli studenti permettendo loro di conoscere e sviluppare le competenze richieste per compiere scelte consapevoli nel loro percorso formativo – afferma il professor Giorgio Anelli – La nostra didattica si sta sempre più spingendo verso un approfondimento laboratoriale basato su esperienze immersive per gli studenti, grazie alla collaborazione attiva delle imprese e all’indispensabile coordinamento delle associazioni di categoria».
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