Origlia (IV): “Decreto scuola e migranti, Latini confonde ambiti di competenze e responsabilita’”

ASCOLI – “ll Decreto Scuola approvato di recente in Parlamento contiene dei capitoli molto importanti, che spaziano da ambiti squisitamente di didattici ad altri concernenti il personale scolastico e, non da ultimo, direi cruciale, che riguarda le procedure di sblocco di fondi da utilizzare per la messa a punto degli edifici scolastici”. Lo dice Maria Stella Origlia, coordinatrice provinciale di Italia Viva.

“Ricordo che, grazie a ripetute azioni intraprese da Italia Viva, la maggioranza ha recepito la necessità di inserire nel dispositivo di legge la possibilità di rendere più veloci le procedure per l’esecuzione degli interventi di edilizia scolastica. I sindaci e i presidenti delle province potranno operare con poteri di commissari e avranno tempo fino al 31 dicembre per attivarsi e garantire che gli interventi di sistemazione e adeguamento possano realizzarsi per l’avvio del prossimo anno scolastico. L’on Latini, che critica le linee guida del Comitato Tecnico Scientifico, che fornisce indicazioni circa le misure organizzative per il nuovo anno, dovrebbe sapere che le scuole Autonome, insistono, nei loro poteri conferiti dalle norme ordinarie e dalla legge 3 /2001, nel territorio dove sono ubicate e che le strutture e gli edifici, non sono di proprietà delle scuole ma degli Enti Locali che governano quel territorio” dice Origlia.

“L’on Latini dovrebbe sapere quindi che la messa in sicurezza degli stessi edifici spetta ai Comuni e alle Province; dovrebbe sapere che le scuole, per ordinamento e per assetto normativo vigente, sono profondamente pensate per una erogazione del servizio in totale sinergia con i territori, per progettazione didattica, organizzazione delle strutture e per sinergia di capitale umano esistente. Per quanto sopra, è bene che si rivolga all’amministrazione del Comune di Ascoli e non al Governo” spiega.

L’on Latini chiede addirittura a gran voce che si aumenti il personale docente e si riduca il numero di alunni per classe: vorrei ricordarle che tra il 2008 e il 2010 la Maggioranza di centrodestra, esercitarono un taglio di ben 8 mld in tre anni sforbiciando i curricoli di tutti gli indirizzi della scuola secondaria e abolendo il modulo nella scuola primaria che, oggi, avrebbe consentito con il doppio docente lo sdoppiamento della classe; l’on Latini non sa che la legge 133, portò via migliaia di docenti dall’organico, mai più recuperato, grazie ad un funesto intervento che innalzo’ il numero di alunni per classe portandolo per le superiori a 27 per classe, elevabile a 31. Senza citare il disagio provocato da tali tagli alle classi con alunni portatori di handicap” dice.

“Vorrei  ricordare all’on. Latini che fra i provvedimenti utili inseriti nel Decreto Scuola, compare anche quello del ritorno ai giudizi nella scuola primaria, pedagogicamente più consoni in un segmento di istruzione in cui il processo formativo è di gran lunga più importante che non l’attribuzione numerica docimologica, per bambine e bambini ancora in età evolutiva. Una stortura del suo precedente governo, finalmente corretta” spiega l’esponente renziana.

“Da ultimo si legge un riferimento ai migranti. Forse è iniziata la campagna elettorale e lo sappiamo che quello dei migranti è uno dei temi shock della lega, troppo taciuto in tempo di coronavirus. Sarebbe invece utile che si adoperasse di più per le scuole del territorio Ascolano, visto che siede in commissione cultura alla Camera” conclude.

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

Spiagge libere, Muzi: «Chi ha il reddito di cittadinanza faccia lo steward»

Articolo Successivo

La giunta Fioravanti compie un anno. Il primo cittadino: "Fondamentale dare risposte alle categorie colpite dalla crisi sanitaria"