Partono gli esami della secondaria di I grado: ecco la nuova modalità in tempi di pandemia

ASCOLI – Sono già iniziati, in alcune scuole, gli esami di quella che era una volta definita la “terza media”, oggi secondaria di I grado.  Una modalità completamente rivoluzionata a causa dell’emergenza sanitaria. Ci sarà soltanto la discussione di un elaborato.

« Le nostre sessioni d’esame si svolgeranno dal 15 al 20 giugno» dice la dirigente dell’Isc “Borgo Solestà-Cantalamessa” Silvia Giorgi, « Questo esame sarà particolare ed è un momento simbolico che sostituirà l’esame tradizionale» dice la dirigente, «Questo è stato un anno atipico ed era inevitabile che non ci fosse un esame non tradizionale. L’esame classico si sarebbe dovuto svolgere in presenza».

La dirigente dell’Isc “Don Giussani”  Cinzia Pettinelli dice che « La prima giornata è andata bene e i ragazzi erano molto emozionati, ma si sono presentati bene anche sotto il punto di vista dell’abbigliamento e con un comportamento molto corretto» spiega la dirigente «I ragazzi hanno utilizzato software come Powerpoint e la valutazione avverrà sulla qualità del materiale e la modalità in cui viene presentato» prosegue la dirigente, « Contiamo di terminare tutto entro questa settimana ».

« Sarà anche valutata la dialettica e il voto finale rispecchierà tutto il percorso. Si tratta di un esame molto particolare:  sappiamo molto bene che questa sarà una modalità nuova dove servirà molta cautela visto che è la prima volta che si svolge in questo modo» dice il dirigente del “Falcone- Borsellino”  Daniele Marini « Intorno al 20 giugno faremo gli scrutini».

«Ad una prima visione degli elaborati, abbiamo visto delle buone opere» spiega la dirigente dell’Isc Centro Valentina Bellini  « Questa pandemia ha sicuramente interessato  studenti e insegnanti:sono cambiate molto le attività progettuali. Con la didattica a distanza è emersa una scuola fatta di nozioni e senza personalizzazione» aggiunge la dirigente, « Ma, in questo periodo, abbiamo retto benissimo e tutti i docenti hanno fatto un buon lavoro».

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