Pillola abortiva, Italia Viva: “La Regione sceglie una politica oscurantista contro le donne”

ASCOLI – “Apprendiamo ancora che la Giunta Regionale di centrodestra continua imperterrita la sua battaglia contro l’interruzione volontaria di gravidanza”. Lo dicono i comitati di Italia Viva di Ascoli che ritengono “Molto gravi determinate dichiarazioni, effettuate nella recente seduta del Consiglio Regionale, in merito alla mozione per il monitoraggio dei diritti sanciti dalle Legge 194 presentata dall’Opposizione.

“La Giunta Regionale ha scelto di non adeguarsi alle indicazioni ministeriali sulla pillola abortiva, impedendo cosi l’accesso alla RU486 nei consultori marchigiani, e soprattutto ha in programma di coinvolgere delle associazioni
antiabortiste per un sostegno alla natalità asserendo che l’aborto sia la causa della denatalità. Il diritto ad usufruire della pillola abortiva fino alla nona settimana non rende più necessario il ricovero presso gli ospedali. L’utilizzo del farmaco è un provvedimento del Ministero della Salute, che applica le indicazioni del Consiglio Superiore di Sanità, dell’Aifa e dell’OMS” dicono i Comitati.

“Al contrario si confonde volutamente il problema della denatalità con quello dell’accesso all’aborto come è stabilito dalla legge ignorando gli obblighi derivanti. Come partito siamo pronti e sempre lo saremo a tutelare i diritti delle donne, di poter scegliere liberamente se usufruire o meno della pillola. Inoltre vogliamo cogliere l’occasione per richiamare l’amministrazione regionale ad operarsi, affinché riesca a reperire dei fondi a sostegno delle giovani mamme che decidono di far nascere una nuova vita” concludono.

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