Piunti: “Se me lo chiedono non escludo candidatura alle elezioni politiche”

Il sindaco di San Benedetto Pasqualino Piunti

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il sindaco Pasqualino Piunti con un occhio osserva lo scacchiere della politica Picena, in attesa del rush finale delle candidature alle elezioni nazionali della primavera 2018. Con l’altro occhio è attento a quello che accade a Roma, perché il Milleproroghe di fine anno potrebbe regalare ai sindaci la modifica della norma sulla incandidabilità e ineleggibilità. Se venisse modificata dal Parlamento, in caso di candidatura alle politiche non decadrebbe da sindaco, ma una volta eletto dovrebbe scegliere se continuare a fare il primo cittadino o andare a Roma. Nel caso di mancata elezione rimarrebbe alla guida della Città. Molti primi cittadini, tra cui Guido Castelli di Ascoli Piceno, potrebbero scendere nell’agone elettorale se non dovessero decadere in caso di candidatura.

Sindaco Piunti, è verosimile l’ipotesi di una sua candidatura alle elezioni politiche?
“Mi trovo meglio a fare il sindaco, una mansione che intendo portare avanti fino alla scadenza naturale del mandato, il 2021”, chiosa Piunti. “Però, non escludo – continua il primo cittadino – un’eventuale discesa in campo alle elezioni politiche, qualora dovesse cambiare la norma. In ogni caso non lo farei in autonomia, ma verrebbe concordato con i vertici regionali e nazionali di Forza Italia. Se costoro dovessero ritenere che la mia candidatura darebbe maggiore incisività al centrodestra non mi tirerei indietro”.

Nel collegio di San Benedetto potrebbe starci la candidatura di Guido Castelli di Ascoli Piceno. Due sindaci sembrano troppi.
“Chiunque nella coalizione di centrodestra, dovesse aspirare alla candidatura nel collegio di San Benedetto, dovrebbe essere gradito (e concordato) a questa amministrazione comunale”.

Da qualche tempo si ha l’impressione che in Riviera non ci sia il partito di Forza Italia.
“A San Benedetto c’è il partito e c’è un coordinatore nella figura del professor Alessandro Capriotti, con il quale mi sento
regolarmente”.

Se guardiamo alla sua maggioranza, notiamo che proprio Forza Italia è divisa in due tronconi: da una parte i fedeli alla linea Mariadele Girolami e Stefano Muzi, dall’altra i non allineati Bruno Gabrielli e Valerio Pignotti.
“I consiglieri comunali hanno la facoltà dell’autodeterminazione, per cui hanno il diritto di scegliere da che parte stare.  Io sono a disposizione di tutti, non chiudo la porta a nessuno: chi vuole sa dove trovarmi, sono pronto al dialogo. Infatti, Valerio Pignotti è venuto più volte a trovarmi nel mio ufficio”.

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