Procedono veloci i lavori del Polo di accoglienza e solidarietà

ASCOLI – Procedono spediti i lavori di ristrutturazione dell’immobile adiacente al Seminario vescovile per la realizzazione del Polo di accoglienza e della solidarietà.  L’obiettivo del progetto è quello di concentrare in un unico luogo una serie di servizi e azioni per il contrasto delle emergenze sociali, l’inserimento lavorativo, la promozione della cultura della solidarietà, del volontariato e della cittadinanza attiva. A novembre è previsto il primo passo, con l’apertura del piano terra dell’immobile, dove ci sarà una sala mensa che potrà accogliere 80 persone e che sarà gestita dai volontari della Zarepta. Sarà disponibile anche un servizio di accoglienza diurna per offrire riparo ai bisognosi.  Nella seconda fase, si provvederà a sistemare il secondo piano e la creazione dell’ambulatorio medico e del Centro di ascolto. Sono previsti anche anche una sala polifunzionale per il coworking e magazzini. Il progetto ha un costo complessivo di 945.000 euro di cui 600.000 della Fondazione Carisap. Tra le associazioni coinvolte nel Pas ci sono Acli, Croce Rossa, Unitalsi, Zarepta, Centro Accoglienza Vita, Movimento Diocesano, La Meridiana, Iom, Laboratorio della Speranza B&F, San Vincenzo De Paoli e Betania onlus.

« Avere più attori che si uniscono per fare fronte comune nei confronti dei bisognosi per l’inclusione e l’aiuto, è la strada migliore per essere efficaci e condividere tutti i bisogni del territorio» dice il presidente della Fondazione Carisap Angelo Galeati, « L’immobile si trova in un luogo di riservatezza e di discrezionalità importante»

Per il Vescovo Giovanni D’Ercole « Il Polo vuole dare risposte concrete a bisogni concreti ma non per sostituirsi a quello che Stato e Comune devono fare. L’accoglienza è  una risposta a chi ha bisogno in un momento di difficoltà» dice il Vescovo, « Deve esserci una mentalità nuova di accoglienza, perché c’è ancora paura dell’accoglienza. Non deve essere un ghetto, ma un lavoro di rinnovamento culturale e di responsabilità e luogo di promozione della solidarietà» sottolinea il Vescovo di Ascoli, « Mi auguro che il Pas possa coinvolgere anche i Sestieri, che devono essere un punto di riferimento. Dobbiamo essere cittadini che hanno l’accoglienza come punto di fondo, ma  in molti si vergognano delle proprie condizioni e non vogliono far conoscere la propria condizione di difficoltà. Il Pas è il seme messo perché nasca una cultura della solidarietà».

Il presidente dell’associazione Pas Giuseppe Felicetti « Il focus sono le relazioni tra le tredici associazioni del Pas e che devono essere il valore aggiunto del progetto per formare un tessuto sociale che generi accoglienza e solidarietà» dice Felicetti «  Ci saranno anche servizi odontoiatrici e una convenzione con l’Unione Ciechi per chi ha bisogno di occhiali e controlli oculistici». Secondo Felicetti « Le ultime misure governative hanno dato una boccata d’ossigeno a chi è in difficoltà. Sono diminuite le persone che si recano all’Emporio della Caritas, ma aumentano le persone che si rivolgono alla mensa e chi chiede aiuto per il pagamento di bollette, ticket e per la casa. Il 67% di chi frequenta le mense per i bisognosi sono italiani».

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

Nuova zona verde a Cupra Marittima

Articolo Successivo

Quintana, il disegno del ponte di Piazzarola incendiato e vandalizzato