Pubblicato il dossier “Ascoli&Piceno – la cultura muove le montagne”

Pubblicato il dossier presentato da Ascoli e il Piceno per la candidatura a Capitale della Cultura 2024.

Il sindaco Marco Fioravanti aggiunge che “Insieme a tutti i colleghi sindaci ci siamo riuniti e abbiamo deciso di portare avanti il progetto. Per la prima volta nella storia il territorio è  unito, con campanilismi e divergenze politiche lasciate da parte. Questo è un piano triennale per disegnare le prospettive di Ascoli 2030. Coinvolgiamo tutte le associazioni e i cittadini per lavorare tutti insieme sulla destinazione Piceno, promuovendo le nostre ricchezze”.

” Abbiamo messo insieme il rilancio delle aree interne attraverso la tecnologia, anche attraverso il nostro main sponsor (Wind, ndr)- prosegue Fioravanti – Il Comitato resterà in vita per avere una visione esterna dall’Ente stesso, anche intercettando i fondi Pnrr. Stiamo anche pensando ad una nuova pubblicazione sulle 100 cose da fare nel Piceno e un calendario eventi di tutti i Comuni. In Italia c’è bisogno di rilanciare le aree interne e da qui parte questa sfida”

Il project manager Giorgio Bisirri sottolinea che “La competizione non è andata a buon fine ma possiamo ideare nuovi percorsi. C’erano voci che confermavano la grande qualità della nostra candidatura. Mi assumo la piena responsabilità di questo esito perché bisogna sempre mettersi in gioco e ammettere quando non si riesce ad arrivare al risultato- spiega- L’obiettivo era l’idea di avere un acceleratore di un processo trasformativo e c’è tutta la disponibilità degli attori a proseguire”

“Dobbiamo cercare di riprendere il passo con quello che sta accadendo anche a livello internazionale” aggiunge il direttore dei Musei Civici Stefano Papetti “C’è una convergenza di progetti volti a riprendere il contatto con il contemporaneo ma senza disconoscere il passato. C’è l’idea di far soggiornare qui dei giovani artisti che potranno produrre delle opere, utilizzando materiali e tecniche, realizzando opere con le esperienze di visita del territorio”

“Entusiasmo, competenza e determinazione ci hanno convinto a sostenere questo progetto- aggiunge il responsabile delle relazioni esterne di Wind Tre Roberto Basso – La capacità di unire il territorio è un altro elemento fondamentale ed è importante aver inserito non solo cose nuove, ma anche utilizzare la progettualità già presente”

“Era importante il percorso e non l’obiettivo- aggiunge il presidente della Fondazione Angelo Galeati- Si sono gettate le basi per un progetto di marketing territoriale importante. Aver superato l’individualismo e unire tutti i Comuni è un risultato straordinario. C’è volontà condiviso per creare valore aggiunto per la nostra comunità”.

Il sindaco di S. Benedetto Antonio Spazzafumo aggiunge che ” La sfida è quella di catalizzare sul nostro territorio il maggior numero di presenze turistiche. Dobbiamo metterci in mostra e sollecitare le nostre qualità. Di cultura e bellezze ne abbiamo veramente tante”

Qui il dossier completo.

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

"Crea, credi, cambia", al via il terzo modulo della scuola di formazione "Costruttori di futuro"

Articolo Successivo

Ameli (Pd): "Prorogati i contratti del personale sanitario impiegato nell'emergenza covid nell'AV5